Ed ultima la distribuzione degli alimenti agli indigenti: le Onlus che distribuiscono alimenti agli indigenti e gli operatori del settore alimentare che li donano alle Onlus devono garantirne un corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo, ciascuno per la parte che gli compete. La nuova disposizione coinvolge anche gli operatori della ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica che donano cibi.
Iva di nuovo al 4% per le coop sociali, ma senza detrazioni sugli acquisti
Per le cooperative sociali e i loro consorzi, torna l’Iva del 4% sui servizi socio-sanitario-assistenziali resi a beneficio delle categorie deboli, nonché la facoltà di scegliere, se ritenuto più vantaggioso, il trattamento di esenzione.
Le novità sono contenute nell’art. 1, comma 172, della legge numero 147/2013 (Legge di Stabilità 2014), che per tali cooperative ripristina, pressoché senza soluzione di continuità, il quadro normativo preesistente alla legge numero 228 del 2012, modificando completamente il contenuto delle disposizioni dei commi 488 e 489 dell’articolo 1 di detta legge. Il tutto “in vista della riforma dei regimi Iva speciali dell’Unione europea”. Non saranno soggette al ritorno all’Iva 4% invece le prestazioni rese dalle cooperative di lavoro ordinarie che invece vedranno l’applicazione dell’aliquota Iva ordinaria, quella che ora è al 22%. Tuttavia si prevede anche che le cooperative sociali potranno optare per il regime delle onlus che comporterà l’esenzione Iva per una serie di prestazioni. Una scelta però che farebbe perdere il diritto di detrarre l’Iva sugli acquisti.
Donazioni. Detrazioni in favore del contribuente a rischio riduzione
La legge di Stabilità 2014 interviene anche sui benefici fiscali previsti per i contribuenti che fanno donazioni. La legge prevede una riduzione delle detrazioni previste dall’articolo 15 del Testo Unico delle Imposte sui redditi (Dpr 917/1986).
Si tratta di un’ampia gamma di oneri che il contribuente può detrarre (al 19% della spesa sostenuta) in sede di denuncia annuale dei redditi: i mutui per l’acquisto dell’abitazione, le spese sanitarie, le spese per l’acquisto di ausili o veicoli adattati al trasporto di disabili, le spese di interpretariato per sordi o per l’acquisto di cani guida per ciechi, le spese veterinarie, le spese funebri, le erogazioni liberali (es. donazioni) e altro. Quelle detrazioni, stando alla legge di stabilità, devono essere razionalizzate fino ad assicurare maggiori entrate pari a 488,4 milioni di euro per l’anno 2014, a 772,8 milioni di euro per il 2015 e a 564,7 milioni di euro a decorrere dall’anno 2016. “Razionalizzare” significa diminuirne la percentuale detraibile oppure applicare la detrazione ponendo limiti di reddito o sopprimere alcune spese detraibili o un mix di tutti questi interventi.
Sotto il riflettore anche le offerte indirizzate ai Paesi non Ocse
La legge di stabilità prevede anche più controlli sulla distribuzione di cibo.
Le Onlus che forniscono alimenti agli indigenti e gli operatori del settore alimentare che li donano ad altri enti devono garantirne “un corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo”, ciascuno per la parte che gli compete.
La nuova disposizione coinvolge anche gli operatori della ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica, che cedono alimenti agli enti non lucrativi.
La nuova regola non si applica alla distribuzione gratuita di cibo fatta dagli operatori del settore alimentare direttamente alle persone bisognose.
Lo prevede la legge di Stabilità (articolo 1, comma 382), che chiede al ministero dei Beni culturali di predisporre entro il 31 dicembre prossimo un regolamento che ridisegni le sovvenzioni alla cultura. In particolare si dovranno individuare i requisiti che gli istituti devono possedere per poter accedere ai benefici (tra gli altri: assenza di lucro, rilevanza nazionale e internazionale dell’attività svolta); razionalizzare il sistema di aiuti, così da evitare anche duplicazioni con i contributi degli enti locali e dalle regioni e predisporre un elenco, da aggiornare ogni tre anni, degli istituti beneficiari delle sovvenzioni statali.
Enti non commerciali, possibile correggere gli errori contabili e l’imposta sostitutiva
Novità anche per quanto riguarda gli adempimenti con la dichiarazione annuale dei redditi. Sul sito internet dell’Agenzia delle entrate c’è la bozza del modello Unico per gli enti non commerciali (Enc) 2014 (quella definitiva dovrebbe uscire a giorni). Tra le novità, afferma l’agenzia fiscale, “il modello apre alla correzione degli errori contabili e all’imposta sostitutiva del 20% sui proventi derivanti da attività di noleggio occasionale di imbarcazioni. E accoglie le semplificazioni già contenute nella bozza di Unico Sp 2014”. Nessuna modifica è prevista per quanto riguarda il criterio di determinazione del reddito degli enti non commerciali, che non ha subito alcuna variazione per effetto delle disposizioni legislative del 2013. In proposito, si ricorda che il reddito complessivo di questi soggetti si determina sommando i singoli redditi prodotti nel periodo d’imposta (fondiari, di capitale, di impresa e diversi). Conseguentemente, nel quadro generale del modello unico vanno indicati tutti i redditi da assoggettare a tassazione, che sono determinati negli appositi quadri del modello di dichiarazione sulla base delle specifiche regole previste dal Tuir. In rete per il 2014, aggiunge l’Agenzia delle entrate, anche le bozze del modello Unico società di capitali (Sc) e del modello Consolidato nazionale e mondiale (Cnm), “aggiornati in base alle ultime novità normative”.