L'Isola delle opportunità parla maltese - QdS

L’Isola delle opportunità parla maltese

Adriano Zuccaro

L’Isola delle opportunità parla maltese

venerdì 25 Luglio 2014

Avviare un’attività economica step by step: intervista a Vanessa Frazier, ambasciatore della Repubblica di Malta a Roma. Un appeal irresistibile: dalla tassazione effettiva al 5% agli sgravi fiscali, con una burocrazia snella

CATANIA – Un imprenditore catanese lavora dal primo gennaio al 17 settembre soltanto per pagare le tasse. Il dato emerge dal rapporto dell’Osservatorio permanente della Confederazione nazionale dell’artigianato,  reso noto a fine giugno. Altrettanto impietosi i numeri di Agrigento, Messina, Palermo, Caltanissetta e Ragusa che, nell’ordine, riescono ad arrivare, nel caso più “felice”, al 12 di agosto. Secondo Cna, la pressione fiscale media sulle aziende nel 2014 supererà il 63%, ma a Catania toccherà la percentuale (record in Sicilia) del 71,1% (sesto posto assoluto nazionale), seguita da Agrigento e Siracusa (66,9%), Messina (64,4%), Palermo (64,1%), Caltanissetta (62,1%), Ragusa (61%), Enna (60,1%) e Trapani (60%).
Mentre la Sicilia e i siciliani annaspano soffocati da tasse e impedimenti burocratici, il canto delle sirene (maltesi) non cessa di affascinare gli imprenditori nostrani che, ad appena un’ora e mezza di mare, vedono dispiegarsi un mondo di opportunità negate “in patria”. Sì, perché Malta è un Paese europeo, ma in casa propria sceglie le proprie regole e decide di puntare all’attrazione di menti e capitali esteri. In che modo?
Lo abbiamo chiesto all’ambasciatore della Repubblica di Malta a Roma, Vanessa Frazier.

Qual è la tassazione a cui, ad oggi, sono soggette le imprese estere? Ci sono particolari vantaggi per le italiane?

“Il sistema fiscale maltese di piena imputazione elimina completamente la doppia tassazione dei profitti della società. Le società pagano una aliquota fissa del 35%. Tuttavia, al ricevimento del dividendo dalla società, l’azionista non residente acquisisce il diritto ad ottenere un rimborso pari a 6/7 (sei settimi) dell’imposta pagata dalla società sui medesimi profitti. In questo caso la tassazione effettiva è del 5%.”
Un imprenditore italiano che intendesse avviare un’attività a Malta deve provvedere ad adempimenti di varia natura. Può riassumerci,in breve, da cosa bisogna partire?
“Un imprenditore che intendesse fare attività a Malta e chiedere assistenza deve fare richiesta a Malta Enterprise (l’ente responsabile per lo sviluppo industriale e l’investimento diretto estero a Malta), riempiendo l’apposito modulo. Contemporaneamente deve aprire un conto bancario, depositare lo statuto della società e registrare la medesima presso la Malta Financial Services Authority, ottenere il certificato di previdenza sociale, la partita Iva e registrarsi presso l’ufficio delle entrate, e ottenere il rilascio di licenzia per operare.”
Sono previsti sgravi fiscali e facilitazioni per chi opera con un socio maltese?
“Non si può discriminare fra società produttive maltesi e estere. A tutti gli effetti le società industriali, (siano esse maltesi od estere o di capitale misto a base di joint venture) registrate a Malta usufruiscono degli stessi incentivi agli investimenti, quali incentivi sono riportati nel documento allegato.”
Come giudica i risultati economici raggiunti dall’Isola nei primi cinque mesi del 2014?
“La crescita` reale del Pil nel primo trimestre è di 3,5%, una delle migliori nell’Ue-28. L’inflazione è dello 0,8%, mentre la disoccupazione 6,8%, quindi una rata di disoccupazione molto bassa rispetto alla media di disoccupazione nell’Ue-28. Il rapporto deficit-Pil è del 2,8%. L’economia maltese continua a generare impieghi di valore aggiunto alto. Nel primo trimestre del 2014, il turismo è aumentato del 9% rispetto allo stesso periodo nel 2013, mentre l’introito dal turismo ammontava a 291 milioni, un aumento del 10% rispetto allo stesso periodo nel 2013.
Ecco alcune attestazioni a favore di Malta negli ultimi due anni: 1º in EU per la sofisticazione e disponibilità di servizi eGov – Capgemini per la Commisione; 1º per il Miglior Clima nel Mondo – International Living Magazine; 3º nella classifica generale per la Qualità della Vita – International Living Magazine; 3º per la Larghezza di Banda Internet Internazionale – Forum Economico Mondiale 2013-2014; 8º per la Qualità del Sistema Educativo – Forum Economico Mondiale 2013-2014; 13° per la Qualità dell’Infrastruttura dei Porti – Forum Economico Mondiale 2013-2014; 14°per la Salute delle Banche – Forum Economico Mondiale 2013-2014; 15°per la Facilita di Accesso al Finanziamento dei Prestiti – Forum Economico Mondiale 2013-2014; 18°per Investimenti Diretti Esteri e Trasferimento di Tecnologia – Forum Economico Mondiale 2013-2014.”
In che modo, è possibile acquisire la cittadinanza maltese per un imprenditore di origine straniera?
“Si può ottenere la cittadinanza, fra l’altro, attraverso lo schema Individual Investors Programme (Iip). Lo scopo del Iip è quello di attirare persone con elevato benessere economico che contribuiscano alla crescita dell’economia maltese a seguito del loro insediamento nel paese. Lo schema comunque prevede un processo di due diligence, e cioè una verifica basata sulla presenza di determinati requisiti di merito per poter in primo luogo essere eligibile a fare richiesta: in questo modo si evita di concedere la cittadinanza a persone di dubbia onorabilità. Questo schema, peraltro, ha un limite massimo al numero di investitori che possano ottenere la cittadinanza maltese.”
Perché, a suo parere, Malta riesce a conservare un appeal così forte agli occhi del mondo in termini di attrattiva imprenditoriale e turistica?
“Malta è una location di investimento che combina la stabilità e dinamismo, in un’economia dove aziende leader mondiali hanno prosperato per decenni. Situata in posizione strategica al centro del Mar Mediterraneo e alla confluenza delle rotte prinicipali di commercio, con facile accesso ai clienti in Europa, Nord Africa e del Medioriente, Malta offre un regime fiscale favorevole, una legislazione ed ambiente favorevole al business, costi del lavoro ed oneri sociali competitivi rispetto ad altri stati dell’Ue, un interessante pacchetto di incentivi agli investimenti ed una manodopera altamente qualilificata che parla l’inglese.”
Questi sono alcuni dei tanti motivi per cui oltre 200 società manifatturiere estere – tra cui lider globali come Baxter, Cardinal Health, Watson, Trelleborg, ST Microelectronics, Lufthansa Technik e Playmobil, hanno messo radici a Malta e sono cresciute.
La piccola dimensione di Malta permette di offrire in modo rapido vantaggi specifici, efficaci e competitivi garantendo al tempo stesso una sostenibilità a lungo termine alle imprese che si insediano a Malta. Questa era chiaramente visibile durante la crisi economica mondiale, quando le autorità maltesi hanno tenuto in pugno la situazione e con il sostegno dei sindacati e grazie alla flessibilità dei lavoratori, hanno assistito aziende in difficoltà non solo per rimanere viabili ma perfino per investire in nuove linee di produzione e consolidare ulteriormente il loro operato.
Sta di fatto che mentre alcuni suoi vicini sono ancora alle prese con una crisi prolungata, Malta gode una crescita reale del Pil nel primo trimestre del 3,5% ed un aumento del 14,4% nelle registrazioni di nuove imprese a capitale sociale estero. Nel 2013, Malta Enterprise ha approvato 132 progetti industriali con un investimento globale di 166 milioni.

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