Ma l’accordo fra Regione, Comuni, curatela fallimentare e sindacati è valido soltanto fino a giugno. L’ennesima puntata di una vicenda ben lontana da una soluzione definitiva
PALERMO – Dopo mesi di incertezze e trattative andate a vuoto, è finalmente andato in porto l’accordo fra Dipartimento regionale, Comuni, curatela fallimentare e sindacati che sancisce l’avvio della società di scopo Belice impianti Srl che gestirà il servizio rifiuti nei 17 Comuni facenti parte il Consorzio del fallito Ato Palermo 2, fra cui Monreale, Corleone, Piana degli Albanesi e Altofonte.
Dopo il lungo iter, durato quasi quattro mesi, che ha visto coinvolti i sindaci e la curatela dell’Ato, l’ultimo tassello che mancava alla chiusura della trattativa era quello più difficile da fissare, ovvero la firma dei sindacati a un contratto più volte rigettato al mittente. Ma la rinuncia a qualche ora di lavoro e allo straordinario era l’unico modo per poter andare avanti e non rimanere a casa, come accaduto in pratica dall’inizio del 2015.
A firmare l’accordo sono stati i rappresentanti delle sigle sindacali della Fiadel, Fit Cisl, Fit Cisl Rsu, Fp Cgil Rsu, Ugl, Uil Trasporti e Uil Trasporti Rsu. La stipula del contratto dovrebbe avvenire in simultanea con l’inizio dell’attività vera e propria, che prevede una formula che riduce l’orario lavorativo a 30 ore per i netturbini e a 24 ore per gli amministrativi.
Altro nodo era quello relativo al personale in esubero, che ammonta a ben 141 unità (su un totale di 276), per cui l’intesa raggiunta prevede che sarà adibito a lavori aggiuntivi da svolgere nel Comune di competenza.
L’assessore regionale al ramo, Vania Contrafatto, ha espresso soddisfazione per il buon esito della trattativa, guardando anche alla razionalizzazione dei costi che questo accordo porta con sé. “L’accordo raggiunto per l’Ato Palermo 2 – ha detto – è un’ottima notizia sia per i Comuni, in cui riprenderà così il servizio di raccolta dei rifiuti, che per i 276 dipendenti. L’intesa raggiunta tra i sindaci, alla presenza del commissario straordinario Giuseppe Taverna, consentirà la riassunzione del personale nonostante il fallimento dell’Ato dello scorso dicembre e una riduzione dei costi pari al 40 per cento”.
L’aspetto paradossale della vicenda è che la società di scopo fortemente caldeggiata dal presidente della Srr ed ex sindaco di Monreale Filippo Di Matteo, e che prende in affitto un ramo d’azienda della fallita Alto Belice Ambiente, sarà tale sino al 30 giugno, dopo di che si dovranno fare altre scelte. Mesi di trattative per un accordo valido un mese e mezzo: è l’ennesimo aneddoto di una vicenda, quella relativa alla gestione dei rifiuti, che in Sicilia non pare trovare pace.
Dal primo luglio in poi, infatti, dovrebbe entrare in vigore il nuovo regolamento che disciplina il settore nell’Isola ma, vista l’assoluta mancanza di certezze, già si comincia a discutere di proroghe. Eventualità che non piace per niente ai sindacati e che potrebbe far tornare il caos fra poco più di 40 giorni. Insomma, è chiaro che questa infinita vicenda, che si è trascinata per cinque lunghi mesi, è ben lungi dall’essere arrivata da una conclusione definitiva, per cui bisognerà attendere luglio. Salvo un’ennesima proroga, a questo punto facilmente pronosticabile.