Un monito senza indugi, o si cambia nell’Amministrazione regionale o lascia il “timone” rimettendo la delega all’Attività produttive.
Marco Venturi non le mande a dire ai burocrati della Regione siciliana. Un “esercito” quello della macchina amministrativa regionale di 16 mila dipendenti costituito da ben 2.387 burocrati, il cui lavoro, è messo in discussione dall’esponente della Giunta Lombardo.
Cosa serve per il cambiamento?
La “ricetta” Venturi è costituita da due assi portanti osannati da tutti: semplificazione e sburocratizzare della Pubblica amministrazione.
“Dobbiamo mettere al centro – ha dichiarato l’assessore – il cittadino e le imprese, quelle piccole e medie che sono nelle nostre possibilità. Bisogna chiudere enti inutili, alcuni provengono ancora dalla monarchia e si occupano delle regie trazzere. La burocrazia diminuisce la nostra capacità di attrarre investimenti”. Un’analisi quella di Venturi, in cui l’assessore, non si limita alla mera denuncia ma lancia un appello alla compagine di Governo sottolineando ritardi strutturali esagerati in molti assessorati.
“Bisogna avere il coraggio – ha tuonato Venturi – di allontanare quelle parti malsane della Pubblica amministrazione. Bisogna fare in fretta”.
L’assessore alle Attività produttive, ha riscontrato grossi ritardi nel rilascio della autorizzazioni, è pertanto necessario avere un’amministrazione più snella". Un’idea condivisa da tutte le associazioni che Venturi ha incontrato in questi mesi. L’assessore non “spara nel mucchio” ma fa dei distinguo sul piano delle responsabilità .
“È anche vero che non tutto è da buttare. Ci sono anche degli ottimi burocrati che magari non fanno parte di nessuna lobby politica e sono per questo marginalizzati”. Ma per l’assessore ci sono comunque troppi dipendenti.
L’assessore a sostegno della sua idea cita il caso dell’Ente fiera di Messina, con 30 dipendenti “di cui non sappiamo ancora che fare”. “Bisogna fare in modo – ha concluso – che la Regione rimanga solo con piccole quote nelle società, evitando di gestirle direttamente”.
È Giuseppe Di Giacomo, deputato del Pd che plaude all’assessore della Giunta Lombardo. “La Sicilia continua a essere penalizzata da lentezze burocratiche che impediscono a norme importanti di essere applicate per questo le parole dell’assessore Venturi devono essere considerate assolutamente coraggiose. “I cittadini, ma soprattutto le imprese – ha concluso Di Giacomo – non possono pagare lo scotto di un’amministrazione lenta e appesantita da passaggi ed uffici a volte inutili”.