In provincia di Catania, dal 1974 al 2004 si è passati da una media di 1,4 a 8,6 ogni 100mila abitanti. I dati si riferiscono al 2010: in due anni un incremento di circa 2mila unità
PALERMO – Sono 5 mila 543 in Sicilia le persone affette da sclerosi multipla nel 2010. Un dato, rilevato dallo studio Trilogy per la Regione, che è in sensibile aumento nell’Isola, che nel giro di quattro anni ha visto incrementare di quasi due mila unità i pazienti affetti dalla sindrome, visto che nel 2007 la cifra si era attestata sui 3 mila 405. La creazione di una nuova rete in Sicilia, a disposizione dei malati di sclerosi multipla è stato al centro del convegno “La persona al centro”, svoltosi a Palermo, nell’aula magna dell’Ospedale Cervello alla presenza, fra gli altri, del direttore generale della struttura ospedaliera, Salvatore Di Rosa, dell’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, del presidente del coordinamento regionale dell’Aism, Angelo La Via, e di Salvatore Cottone, direttore di neuroimmunologia degli Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello, che ha in cura diversi pazienti affetti da sclerosi multipla.
L’obiettivo della rete è quello di disperdere il meno possibile le tracce dei malati di sclerosi multipla e seguirli sin dall’inizio della diagnosi e per tutto il percorso delle cure. Tornando ai dati riguardanti i pazienti affetti da sclerosi multipla, fra le province siciliane, secondi i dati relativi all’anno 2010, la più colpita risulta essere Catania, con 1638 persone colpite dalla malattia e una prevalenza di 150,59 per 100 mila abitanti, ma l’incidenza più grande rispetto alla popolazione residente si avverte a Enna, dove a fronte di 302 persone colpite dalla sclerosi multipla, l’incidenza è di 174,55 per 100 mila. Un dato che comunque è da prendere relativamente in considerazione, dato l’esiguo campione di residenti della provincia di Enna, mentre al contrario, riguardo la provincia di Catania, si nota una netta prevalenza rispetto a quella di Palermo, dove nonostante il netto divario di popolazione residente, a vantaggio di circa 200 mila unità per il capoluogo siculo, vi è numero estremamente maggiore di pazienti censiti affetti da sclerosi multipla.
Mentre a Palermo se ne contano infatti 1160, a Catania sono 1638, e il divario di incidenza sulla popolazione residente per 100 mila abitanti è altrettanto netto: 93,09 per Palermo e 150,59 per Catania. Fra il 2007 e il 2010 l’incidenza è maggiormente aumentata nella provincia di Messina dove si è passati da 55,9 ogni 100 mila abitanti a una di 117,6 nel giro di soli tre anni. Il dato più basso è quello relativo alla provincia di Trapani la cui incidenza è aumentata da 32,4 a 57,5, rimanendo in Sicilia la provincia con meno pazienti affetti da sclerosi multipla e con il numero di incidenza meno alto.
Il totale rilevato in tutta la regione è stato invece nel 2010 di 109,91 malati ogni 100 mila abitanti, a fronte dei 71,2 e dei quattro nuovi casi rilevati su 100 mila residenti nel 2004. Un dato inferiore soltanto alla Sardegna nei confronti di tutte le altre zone d’Italia. Fra tutte le province italiane Catania, con il suo dato di incidenza di nuovi casi rilevato nel tempo fra il 1980 e il 2000, è seconda soltanto alla provincia di Sassari, con un aumento registrato da 1,8 a 4,7 nel corso di vent’anni, mentre, sempre nella provincia di Catania, fra il 1974 e il 2004 il numero dei nuovi casi registrati è passato da una media di 1,4 a 8,6 per 100 mila abitanti.
Dati allarmanti. Costante aumento dei casi
PALERMO – Fra gli allarmanti dati che riguardano il costante aumento dei casi di sclerosi multipla in Sicilia, c’è un dato invisibile che non può essere rilevato, ed è quello dei pazienti che scompaiono dalla mappatura perché non più seguiti dalle strutture sanitarie, forse perché ospitati in centri di accoglienza per anziani, dove raramente si dispone di un neurologo in grado di seguirli, o altresì poiché emigrati alla ricerca di nuove cure sperimentali in altri paesi europei ed extraeuropei. L’obiettivo della Regione è di perdere meno contatti possibili, ed è in questa ottica che è stata lanciata la creazione di questa rete a disposizione dei malati affetti da sclerosi multipla, seguendoli dall’inizio della diagnosi precoce in tutto il percorso della malattia, privilegiando anche il rapporto umano, utile anche per il corretto decorso di tutte le cure possibile. In questa ottica è stata lanciata dall’assessorato regionale alla Salute, la creazione della rete “La persona al centro”, la cui chiave di attuazione è il percorso diagnostico terapeutico assistenziale per protocolli standard, contenuto nel nuovo Piano sanitario regionale approvato dal governo regionale lo scorso gennaio.