Prof 2012, avanti... con calma. La parola alla Corte dei Conti - QdS

Prof 2012, avanti… con calma. La parola alla Corte dei Conti

Prof 2012, avanti… con calma. La parola alla Corte dei Conti

giovedì 10 Maggio 2012

Non è scontato l’ultimo ok da parte dei Contabili: a rischio ancora una volta l’avvio dell’attività dei corsi. Ci sono da tenere in considerazione 300 osservazioni per una manovra da 286 mln

PALERMO – Il nuovo Piano regionale dell’offerta formativa oramai è quasi ai nastri di partenza. Il quasi è d’obbligo e forse, per certi versi, anche ottimistico di questi tempi. Infatti il Dipartimento della Formazione professionale della Regione aspetta ancora l’ultimo e più importante verdetto per incassare l’ok alla partenza dei corsi: quello della Corte dei Conti.
Considerate le circa 300 osservazioni presentate da enti rimasti esclusi completamente o parzialmente dai giochi, possibile che i magistrati contabili possano anche imporre nuovi stop e sarebbe davvero un disastro. Intanto perché già si è compiuto lo stesso identico errore dello scorso anno (e anche di tutti gli altri anni passati): si sta partendo infatti con un enorme ritardo. Se tutto andrà liscio non si potranno avviare i corsi prima di giugno: con l’estate alle porte, si sa, tutto si complica dal punto di vista della qualità dei corsi. In primis perché si potrebbe verificare un calo dei frequentanti dei corsi stessi, fattore quasi fisiologico. E poi, come successo lo scorso anno, la qualità delle attività ne risentirà perché inevitabilmente si dovranno fare le corse contro il tempo per chiudere l’anno.
Intanto il dirigente generale del Dipartimento regionale, Ludovico Albert, si affida ad una stringatissima comunicazione per dire che la Regione ha completato il suo lavoro di programmazione: “Relativamente all’Avviso numero 20/2011 – scrive il dirigente – si comunica che con decreto numero 1346 sono state approvate le graduatorie definitive con relativa trasmissione alla Corte dei Conti per la registrazione tramite la ragioneria generale del Dipartimento dell’Istruzione e della formazione professionale”.
La notizia viene però accolta con alterne emozioni dai lavoratori della formazione professionale, circa 10 mila in tutta la Sicilia. C’è chi infatti fra i formatori e gli amministrativi degli enti di formazione professionale, come si legge sul profilo facebook della formazione professionale in Sicilia, giudica l’approvazione della graduatorie definitive “il vero avvio dei corsi” e chi invece esprime fortissimi dubbi sulle stesse graduatorie definitive ma non ancora pubblicate.
La trasmissione delle graduatorie definitive alla Corte dei Conti, senza la preventiva pubblicazione dell’elenco degli enti risultati ammessi al piano dell’offerta formativa, è quanto mai singolare. Di norma la pubblicazione ha di fatto avviato i corsi con l’assunzione di “responsabilità” da parte degli enti di formazione in attesa del via libera della Corte dei Conti.
Con l’Avviso 20 sono messi in “palio” 286 milioni di euro per tre anni tutti prelevati esclusivamente dal Fondo sociale europeo, quindi a carico dell’Unione Europea. La parola adesso passa alla Corte dei Conti che deve ora esaminare il Prof approvato e dare l’ultimo via libera. Un semaforo verde non scontato visto che nel caso degli ultimi due bandi europei sulla formazione la Regione ha subito altrettanti stop che hanno messo a rischio oltre 20 milioni.
 


L’approfondimento. L’avvio dei corsi forse il prossimo mese di giugno
 
Dal Dipartimento della Formazione professionale non hanno dubbi: entro fine mese la Corte dei Conti dovrebbe completare il suo lavoro di verifica e quindi nella prima o seconda settimana di giugno gli enti potranno dare il via ai corsi. Le graduatorie, lo ricordiamo, erano state realizzate a marzo dopo un lungo iter procedurale che era partito dal bando che per la prima volta ha spostato il finanziamento del settore dal bilancio regionale a quello dell’Unione Europa. Nelle settimane successive l’assessorato ha corretto alcuni dettagli. Nell’attesa però, come denunciano i sindacati, i corsi previsti per la primavera non sono partiti: “Quasi tutto il personale – spiega Giuseppe Raimondi della Uil Scuola Sicilia – è stato sospeso dagli enti in attesa dell’avvio dei corsi. In questa condizione non è previsto stipendio. Ed è chiaro che più ritarda l’inizio delle lezioni, più al personale viene chiesto il sacrificio di stare senza stipendio. Anche per questo motivo chiediamo di accelerare le procedure per la concessione almeno della cassa integrazione”. Cassa integrazione che però non è stata ancora “integrata” da quel 20 per cento che avrebbe dovuto stanziare dal suo bilancio la Regione. Un problema nel problema.

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