Il comandante provinciale dei Carabinieri, Daidone, ha illustrato il bilancio dell’attività 2019. Numerose le operazioni che hanno coinvolto i rappresentanti dell’Arma sul territorio
CALTANISSETTA – Fenomeno criminale sempre vivo, ma con la puntuale risposta dello Stato. È quello che si evince dal bilancio di fine anno del Comando provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta, illustrato dal comandante Baldassare Daidone, affiancato dal capitano Salvatore Vilona, comandante della Compagnia.
Nel corso dell’anno si è registrata una diminuzione dell’attività delittuosa del 7% circa, anche se sono aumentati i sequestri di sostanze stupefacenti. I reati perseguiti in provincia sono stai 7.402 mentre i delitti scoperti 2.797, l’Arma è intervenuta nel 64% dei casi ovvero scoprendo 1.594 crimini (+2,15 rispetto al 2018). Nessun omicidio si è registrato nell’anno appena trascorso, mentre i tentati omicidi sono stati sei.
In tutto 24 le estorsioni (12 scoperte) con un calo del 29,4% rispetto l’anno scorso. In diminuzione anche i furti (-22,9%, 1365 casi) e gli incendi (-20,5%, 120 episodi). In aumento invece del 4,7% le rapine che in tutto sono state 22 (15 scoperte). Gli arresti effettuati sono stati 325 (+9,1%) di cui 127 in flagranza di reato e 198 in esecuzione di ordinanza di espiazione pena. In caso le persone denunciate in stato di libertà (-9,5%, 1644 persone).
In aumento i sequestri di droga: 0,115 gr. di cocaina, 24 gr. di eroina, 30,61 gr. di marijuana, 8,31 kg di hashish e 3631 piantine. I servizi preventivi in tutto sono stati 16556, 4239 le contravvenzioni al codice della strada (-5,95%).
Tra le principali operazioni dell’Arma il fermo di tre persone di Riesi per l’omicidio di un albanese il cui corpo è stato rinvenuto a Milano; l’operazione “Smart” che ha visto l’esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere per due soggetti ritenuti responsabili di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti; l’arresto di un romeno residente a Riesi in ottemperanza a un mandato europeo; l’operazione “Boomerang” che ha portato al fermo di 17 soggetti ritenuti responsabili a vario titolo di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, cessione, trasporto, detenzione illecita di stupefacenti in concorso e danneggiamento seguito da incendio; l’arresto di un nisseno residente in Belgio in ottemperanza a un mandato europeo; l’operazione “Lulù” che ha portato all’arresto di otto soggetti ritenuti responsabili a vario titolo di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, cessione, trasporto, detenzione illecita di stupefacenti in concorso.