Parte il progetto di pedonalizzazioni. Legambiente: “Ztl già presenti, ma solo sulla carta”
CATANIA – Una serie di pedonalizzazioni e di chiusure al traffico veicolare all’interno del centro città. Le ha stabilite la giunta guidata dal sindaco Pogliese e su indicazione dell’assessore alla viabilità, Giuseppe Arcidiacono, per liberare parte dell’aera urbana dai mezzi privati, incentivando l’uso di quelli pubblici. Si tratta di un elenco di piazze, strade o porzioni di vie che, quanto prima, verranno pedonalizzate o trasformate in zone a traffico limitato. Forse un modo per rispondere ad alcune polemiche avviate sin dall’insediamento dell’amministrazione Pogliese, in relazione in particolar modo alla chiusura al traffico della via Dusmet.
“Insieme ai tecnici dell’Ufficio traffico urbano – ha spiegato il sindaco Salvo Pogliese – dopo un attento lavoro di monitoraggio coordinato dall’assessore Pippo Arcidiacono, abbiamo messo a punto un piano unitario di provvedimenti, coordinandoli con interventi preesistenti non sempre coerenti che necessitavano di essere razionalizzati. L’obiettivo – ha detto – da un canto è aumentare la vivibilità per cittadini e turisti, dall’altro esaltare le bellezze monumentali nel cuore del nostro splendido barocco come piazza Duomo, piazza Università, via Etnea e il complesso di stradine limitrofe, la Pescheria, via dei Crociferi, piazza Dante con la chiesa di San Nicola l’Arena e il Monastero dei Benedettini, via Garibaldi e altro ancora”.
Una strategia che sarà attuata gradualmente, di cui l’elenco stabilisce il primo step. “E per questo – ha aggiunto Pogliese – confidiamo nella collaborazione dei cittadini, per salvaguardare spazi comuni senza ricorrere ad azioni repressive, come avviene in tutte le grandi città europee”.
Un piano che per Legambiente, però, avrebbe poche novità. “L’imponente progetto di pedonalizzazione, così come è stato definito dal Comune di Catania, secondo l’associazione del Cigno è piuttosto un censimento e una riorganizzazione delle aree pedonali e delle Ztl già presenti, almeno sulla carta, in città – si legge in un comunicato ufficiale. Consultando l’elenco di strade che rientrano nel piano di pedonalizzazione, ci sono pochissime differenze rispetto la situazione attuale: di fatto solamente piazza Dante, parzialmente, e un tratto di via Garibaldi saranno inibite al transito, peraltro senza che venga detto in che tempi e con che modalità. Sembra solo un annuncio generale – conclude la nota – privo di specificità”.
Ecco le aree che verranno interdette ai mezzi privati
Nel dettaglio le aree stabilite saranno:
– piazza Duomo, che verrà interdetta a tutti, esclusi mezzi di soccorso e ai pubblici (che non potranno circolare però domenica e nei festivi)
– via Etnea, da via Dusmet a piazza Stesicoro, con l’esclusione dell’attraversamento da via Fragalà a via Collegiata e via Sangiuliano, via Vasta da via Mancini a via Etnea;
– via Biscari da via Manzoni a via Etnea;
– via Carcaci da via Etnea a piazza Manganelli; via Minoriti da via Etnea a via Manzoni; via Santa Filomena; via Diana; via Del Ritiro; via Michele Rapisarda;
– piazza Bellini; piazza Cutelli, carreggiata sud e carreggiata ovest; via Porta di Ferro, nel tratto tra la via Aparo e la piazza Mario Cutelli; piazza Currò; via Bozomo; via Auteri nel tratto da vicolo Buscemi a via Zappalà Gemelli;
– via San Calogero da via Zurria a via Scuto; via Vela da via Grimaldi a via Puglisi; via San Gaetano alle Grotte, da via Galvagna a piazza Stesicoro dalle ore 02,00 alle ore 20,00;
– via Gemmellaro da via Costarelli a via San Gaetano alle Grotte dalle ore 20,00 alle ore 02,00;
– via Faraone piazza Santa Maria della Guardia, lato sud area antistante chiesa parrocchiale di Santa Maria della Guardia;
– piazza Dante, area ad est antistante chiesa San Nicolò l’Arena;
– via Giuseppe Garibaldi, da piazza Mazzini a piazza Duomo; via Santa Barbara, da via Giuseppe Garibaldi a via Pozzo Mulino; via Sant’Anna, da via Giuseppe Garibaldi a via Vittorio Emanuele; via Ospizio di Beneficenza, piazza Asmundo e via San Benedetto, via Crociferi fino alla chiesa di San Camillo.