La coalizione di centrodestra, guidata da Spata, ha chiesto di rivedere il risultato elettorale. Contestata la raccolta firme a sostegno di quattro liste dell’attuale sindaco di Gela
GELA (CL) – C’è attesa grande attesa in città per il verdetto che emetterà, nella giornata di oggi, il Tar Sicilia di Palermo sul ricorso presentato dai partiti del centrodestra e dal loro candidato, Giuseppe Spata (esponente della Lega), contro l’elezione a sindaco Cristoforo Lucio Greco, sostenuto da cinque liste civiche tra cui Pd e una parte di Forza Italia, scesi in campo in un’insolita alleanza senza i loro simboli tradizionali.
Spata, sconfitto dal risultato delle urne, ha subito contestato la proclamazione del sindaco Greco perché la raccolta delle firme a sostegno di quattro delle sue liste, pur avvenendo davanti al personale del Comune, si sarebbe svolta in modo illegittimo. I suoi sostenitori hanno sollecitato inoltre l’annullamento dei verbali dello scrutinio in undici delle settanta sezioni perché ritenute irregolari.
I rappresentanti della coalizione di centrodestra chiedono perciò che le liste contestate siano considerate escluse dalle elezioni comunali di Gela dello scorso aprile, con la conseguente sconfitta del candidato Greco e che si ripeta il voto di ballottaggio non più tra Greco e Spata ma tra Spata e l’imprenditore Maurizio Melfa, risultato terzo dei quattro candidati in lizza.
Ma se, escluse le liste di Greco, i voti di Spata dovessero superare il 40%, i rappresentanti del centrodestra hanno chiesto che il proprio rappresentante venga proclamato sindaco al primo turno e che alle sue liste vada assegnato il premio di maggioranza.
Allo stato attuale, non si esclude nemmeno la ripetizione delle votazioni.
Nei giorni scorsi, la vicenda è finita anche sui tavoli della Magistratura ordinaria per un esposto contro ignoti presentato da Spata alla Procura della Repubblica.