Treni in Sicilia, Falcone: "In due anni cambio di passo" - QdS

Treni in Sicilia, Falcone: “In due anni cambio di passo”

Treni in Sicilia, Falcone: “In due anni cambio di passo”

martedì 04 Febbraio 2020

L'assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti commenta i risultati del Rapporto Pendolaria di Legambiente

«Ci dispiace che il rapporto Pendolaria di Legambiente non metta in evidenza i risultati raggiungi fra 2018 e 2019 per quanto riguarda il rilancio del trasporto ferroviario in Sicilia, bensì restituisca una fotografia vecchia e non soddisfacente del servizio».

Lo afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, evidenziando i risultati raggiunti negli ultimi 24 mesi dal Governo Musumeci sul rilancio dei treni in Sicilia.

«Questi due anni – prosegue
Falcone – sono stati quelli dell’inversione di tendenza, sebbene la
strada da recuperare sia ancora tanta. Sulle infrastrutture, ad esempio, vale
la pena ricordare la riapertura del nodo Passante di Palermo, chiuso da
oltre quattro anni; la riapertura della Caltagirone-Catania, chiusa da
oltre due anni; l’ammodernamento della Catania-Siracusa con l’adeguamento
di quattro stazione (Lentini, Lentini dir, Brucoli e Agnone); l’avvio dei primi
40 chilometri del raddoppio ferroviario Catania-Palermo; l’avvio dei
lavori sulla Cefalù Ogliastrillo-Castelbuono e ancora, la costruzione
della stazione Capaci e della fermata Fontanarossa all’aeroporto
di Catania che, entro l’anno, porterà per la prima volta i treni allo scalo
etneo
». 

Falcone si sposta poi sul piano dei numeri: «Abbiamo registrato nel 2010 l’aumento di oltre un milione e 200mila passeggeri, pari al 13 per cento, cioè il doppio del trend nazionale che si ferma a circa il 7 per cento. Quest’anno il saldo sta rimanendo positivo, e infatti nel solo mese di gennaio abbiamo rilevato circa 100mila passeggeri in più

Sul piano di puntualità e disservizi, a fronte di penali di soli 41mila nel 2017, nel 2018 abbiamo applicato sanzioni per oltre un milione e 500mila euro, soldi che stiamo reinvestendo negli sconti sulle tratte più disagiate – Palermo-Trapani, Modica-Caltanissetta e Catania-Caltagirone – e nei treni speciali per gli eventi come il Carnevale di Acireale, la festa del Mandorlo in fiore, l’Infiorata di Noto, per citarne alcuni». 

«Infine, per quanto riguarda il miglioramento degli standard qualitativi a bordo, ricordiamo l’entrata in servizio in Sicilia dei cinque nuovi treni “Pop”, prima regione in Italia dove avviene, e il certificato miglioramento sulla puntualità. Sono questi – conclude Falcone – i meriti che, come Governo Musumeci, rivendichiamo».

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