I problemi per la viabilità sulla Palermo-Catania continuano, i grillini propongono un nuovo progetto: tempi celeri e risparmio economico. “Dovrà essere il Genio militare ad occuparsi della realizzazione dell’opera in breve tempo”
PALERMO – Riflettori ancora puntati sulla A19 dopo l’annuncio del finanziamento della scorciatoia di “Caltavuturo”, il Movimento 5 Stelle propone una nuova idea che potrebbe porre fine agli svariati disagi per coloro i quali si ritrovano in una vera e propria “odissea”.
Il progetto, che consta di una “bretella” da realizzare in tempi celeri in alternativa a quella attualmente proposta, grazie all’intervento del Genio militare, è stato messo a punto da alcuni professionisti del meetup di Caltanissetta, con la collaborazione dei deputati nazionali Cinquestelle ed è stato accolto positivamente del ministro Delrio e del commissario Guardabassi, che oltre a complimentarsi per il lavoro svolto hanno sottolineato che prenderanno in considerazione tale progetto. Quest’ultimo è stato presentato dalla deputata regionale Claudia La Rocca, dai deputati alla Camera Claudia Mannino e Azzurra Cancellieri e dagli architetti Roberto Gambino e Santino Lo Porto.
“La proposta – hanno spiegato gli architetti Gambino e Lo Porto – prevede la realizzazione del by pass sulla sponda sinistra del fiume Imera, meno interessata dai movimenti franosi che hanno provocato il dissesto dell’autostrada, utilizzando la vecchia strada di servizio denominata ‘Lodigiani’, che fu utilizzata dall’omonima impresa per realizzare il viadotto interessato dal dissesto”.
In particolare, per il collegamento tra l’autostrada e la ‘bretella’, è prevista la realizzazione di un ponte ‘Bailey’ a doppia campata, idoneo al transito dei mezzi pesanti, attualmente inibito anche sulla viabilità alternativa. La proposta Cinquestelle prevede l’intervento da parte del Genio militare, che si occuperà sia della realizzazione sia della manutenzione, come verificatosi a Palermo, dove il reggimento Genio Guastatori ha eseguito proprio il montaggio di un Ponte ‘Bailey’ sul fiume Oreto.
Un progetto che risulta avere molti lati positivi, sia per risolvere il prima possibile il problema dellaviabilità, sia dal punto di vista economico: innanzitutto sono previsti tempi celeri per la realizzazione, visto che le opere verrebbero realizzate direttamente dallo Stato grazie al Reggimento Genio guastatori e quindi si eviterebbero così le varie complicazioni burocratiche; dall’altra parte il costo per tale progetto è limitato, circa un milione mezzo di euro. “Se ci diranno no – ha affermato Claudia Mannino – ce lo devono motivare. Sia chiaro, noi su questo progetto non molliamo”.
Progetto accolto positivamente, come confermano le seguenti parole: “Io – ha detto il sindaco di Bompietro Lucio Di Gangi, a nome di altri sindaci della zona – ero tra i sindaci che hanno dato vita alla manifestazione degli asinelli. I Comuni delle Madonie sono in ginocchio. I nostri paesi sono un deserto, e dopo mesi si brancola ancora buio, non sappiamo nemmeno che strada hanno intenzione di imboccare per risolvere questo enorme problema. Grazie pertanto ai Cinquestelle e alla loro iniziativa”.
Intanto sono in corso le verifiche tecniche finalizzate ad accertare lo stato e le condizioni di sicurezza dei plinti di fondazione del viadotto Cinque Archi, al Km 95 dell’autostrada A19, che risultano parzialmente scalzati a causa della persistente azione di erosione del fiume Salso. ”Nessun dirigente Anas – dice una nota Anas – è sottoposto a procedimento penale, il sequestro del ponte ha la finalità di consentire l’espletamento di delicate indagini tecniche. Per le stesse ragioni, Anas aveva già interdetto nei mesi scorsi la circolazione sul viadotto avviando un programma di indagini anche strutturali i cui primi risultati consentono allo stato di escludere il rischio di crolli o altri pericoli per gli utenti. Anas è fiduciosa che in tempi brevi l’esito positivo delle verifiche consentirà di fugare ogni dubbio in ordine alle reali condizioni di sicurezza del tratto autostradale interessato”.
Il progetto di ripristino delle fondazioni interessate dai fenomeni erosivi e la sistemazione dell’alveo del fiume, del valore di 3,8 milioni di euro, è ultimato e si stanno attendendo gli esiti dei pareri degli Enti preposti: si prevede l’appalto dei lavori entro la fine di giugno, dice Anas.