Salute, in Italia 5 milioni di adulti sono obesi - QdS

Salute, in Italia 5 milioni di adulti sono obesi

Salute, in Italia 5 milioni di adulti sono obesi

venerdì 06 Marzo 2020

Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, l’obesità e il sovrappeso interessano 2,3 miliardi di persone nel mondo e l’obesità da sola 650 milioni di persone

ROMA – Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, l’obesità e il sovrappeso interessano 2,3 miliardi di persone nel mondo e l’obesità da sola 650 milioni di persone con un costo complessivo pari a circa duemila miliardi di dollari – impatto economico sovrapponibile a quello del fumo di sigaretta o a quello di tutte le guerre, atti di violenza armata e di terrorismo – ed è causa quasi di 5 milioni di decessi. Anche l’Italia non è da meno, infatti, secondo i dati Istat una persona su 10 è obesa, ovvero oltre 5 milioni di adulti, con un impatto considerevole sui diversi ambiti dell’assistenza sanitaria.

“L’obesità – ha spiegato a tal proposito Roberto Pella, presidente intergruppo parlamentare Obesità e Diabete, vicepresidente vicario Anci – è ormai un problema molto rilevante di salute pubblica e di spesa per i sistemi sanitari nazionali, una spesa che diverrà insostenibile se non saranno adottate politiche di prevenzione adeguate, non disgiunte da programmi di gestione della malattia in grado di affrontare il fardello delle comorbidità. È quindi fondamentale un’attenzione specifica sul tema da parte dei decisori politici, affinché considerino l’obesità in tutta la sua gravità. A tal proposito, lo scorso 13 novembre, l’Assemblea della Camera ha approvato all’unanimità una Mozione che impegna il Governo ad adottare azioni per la prevenzione e la cura dell’obesità, richiedendo in primis il riconoscimento dell’obesità come malattia cronica caratterizzata da elevati costi sociali, economici e clinici; l’implementazione di un Piano Nazionale”.

“Bisogna incrementare – ha continuato Daniela Sbrollini, presidente intergruppo parlamentare Obesità e Diabete – la capacità del Sistema sanitario nazionale di erogare e monitorare i servizi per la persona con obesità attraverso l’individuazione e l’attuazione di strategie che abbiano come obiettivo la razionalizzazione dell’offerta, l’accesso alle cure e l’appropriatezza delle prestazioni erogate per migliorare la qualità di vita, la cura e la piena integrazione sociale delle persone con obesità, comprendendone i bisogni e le problematiche, attuando strategie di coinvolgimento all’interno dell’ambiente familiare, sociale e professionale”.

“L’obesità – ha aggiunto Giuseppe Fatati, presidente Italian obesity network – è una malattia epidemica e gli interventi di prevenzione, fino ad ora, si sono dimostrati inefficaci perché basati sul paradigma della responsabilità personale, ovvero il soggetto ingrassa perché non rispetta le regole. Al contrario, l’obesità è una condizione complessa che deriva dall’interazione di fattori genetici, psicologici e ambientali. Le persone con obesità dovrebbero essere prese in carico dai medici di famiglia e ricevere una assistenza individuale dal Sistema sanitario nazionale al pari delle persone con diabete, in quest’ottica l’approvazione della mozione rappresenta un importante passo in questa direzione”.

“Si tratta – ha sottolineato Ferruccio Santini, presidente società italiana dell’Obesità – di una malattia eterogenea e multifattoriale influenzata da fattori genetici, ambientali e psicologici e rappresenta un importante fattore di rischio per diverse malattie croniche; sovrappeso e obesità sono responsabili dell’80 per cento dei casi di diabete tipo 2, del 35 per cento dei casi di malattie ischemiche del cuore e del 55 per cento dei casi di malattie ipertensive tra gli adulti. Si tratta di una malattia potenzialmente mortale che influisce negativamente sull’aspettativa di vita, è causa di disagio sociale e spesso, tra bambini e adolescenti, favorisce episodi di bullismo”.

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