Il commissario Salvatore Piazza ha emanato un’ordinanza per ridurre al minimo i dipendenti. Sospensione di tutti gli accessi dell’utenza, previsto piano ferie e ‘lavoro agile’
RAGUSA – Le misure da intraprendere per fronteggiare l’emergenza del Coronavirus sono continue e con il passare dei giorni si cerca di assumere sempre più provvedimenti idonei.
Anche all’interno del Libero Consorzio comunale di Ragusa si cerca di gestire nel migliore dei modi questa delicata situazione e il commissario straordinario Salvatore Piazza ha realizzato un piano per collocare quasi tutti i dipendenti in smart working. Ad eccezione dei dipendenti della Polizia provinciale, della Protezione civile e delle squadre di pronta reperibilità del settore Viabilità, infatti, tutti gli altri dipendenti provinciali sono stati quindi invitati a lavorare da casa.
L’ordinanza, con effetto immediato e sino al 25/3/2020, salvo ulteriore estensione, prevede intanto che “i dirigenti dell’Ente adottano piani per la fruizione delle ferie residue dell’anno precedente del rispettivo personale, da predisporre contemperando eventuali comprovate esigenze connesse alla necessità di garantire il corretto adempimento degli obblighi in capo agli uffici”.
Secondo il nuovo provvedimento, infatti, sono sospesi gli “accessi dell’utenza con la quale si mantiene la doverosa comunicazione a mezzo dei recapiti telefonici del personale e dei rispettivi indirizzi di posta elettronica da pubblicare, qualora non ancora provveduto, nel sito istituzionale dell’ente”.
Per favorire quindi lo smart working, il commissario ha chiesto di applicare, compatibilmente con le necessità di sicurezza dei dati e salvaguardia dell’infrastruttura telematica dell’Ente, la modalità di ‘lavoro agile’ in emergenza per il personale dipendente “secondo le direttive impartite a livello nazionale e a livello regionale dall’assessore regionale alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica recanti rispettivamente protocollo n. 27519 del 9 marzo 2020 e n. 29231 del 12 marzo 2020, di cui agli allegati n. 4 e 5 alla citata ordinanza 5/2020 Pres. Regione, che qui si intende richiamata e trascritta, anche per procedere da remoto ad attività di formazione ed autoaggiornamento nelle materie di comune interesse (anticorruzione, trasparenza, privacy e procedimento amministrativo, ecc.) e specifiche secondo il profilo di appartenenza.
I dirigenti individuano, con proprio provvedimento, le attività indifferibili da rendere in presenza”. L’ordinanza, oltre a fornire delle linee guida per il lavoro di tutti i dipendenti dell’ente, rimanda anche a tutte le norme precauzionali di tipo igienico-sanitario inserite nel decreto ministeriale e nei provvedimenti assunti a livello regionale.