Sprint per Bilancio e Finanziaria, l’Ars fissa già i prossimi obiettivi - QdS

Sprint per Bilancio e Finanziaria, l’Ars fissa già i prossimi obiettivi

Sprint per Bilancio e Finanziaria, l’Ars fissa già i prossimi obiettivi

giovedì 19 Marzo 2020

Ieri una breve seduta d’Aula con l’intervento dell’assessore Razza. L’obiettivo è non lasciare la Sicilia nelle maglie dell’esercizio provvisorio

PALERMO – Sono giorni concitati per la Regione siciliana, con un governo impegnato in riunioni operative regionali e nazionali per mettere a punto le migliori misure per contenere la diffusione dell’epidemia del Coronavirus.

Ieri si è tenuta anche una breve seduta all’Assemblea regionale cui ha partecipato l’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza, che ha illustrato una relazione sulla situazione attuale e raccolto le istanze dei deputati intervenuti. “Nella notte – ha detto Razza – è arrivato in Sicilia un importante carico della Protezione civile nazionale di mascherine Ffp2 e ieri sera la Giunta si è riunita autorizzando una grande commessa per dispositivi di sicurezza”.

L’assessore alla Salute ha informato che verranno allestite in ogni provincia della Sicilia strutture dedicate alla cura dei contagiati dal virus, dei veri e propri Covid-hospital. “Abbiamo adottato dei modelli organizzativi – ha spiegato – riconvertendo alcune strutture ospedaliere. Nella seconda fase saranno coinvolte tutte le province. La fase di riconversione è una scelta profondamente necessaria: dobbiamo mettere sul piatto la necessita di assicurare un luogo di cura e allo stesso tempo di continuare l’ordinarietà ospedaliera. Essendo in una fase di emergenza, quindi, è necessaria la riconversione di alcune strutture ospedaliere”.

Razza ha relazionato anche sui massici arrivi di persone nell’Isola di questi ultimi giorni. “Saranno effettuati i tamponi – ha spiegato – anche ai familiari delle persone rientrate in Sicilia e che si sono registrate nella piattaforma della Regione (35 mila). Stiamo predisponendo nuove linee guide per l’isolamento domiciliare di queste persone”.

L’assessore ha poi riferito che “si è riunito il comitato scientifico per valutare di allargare il campionamento a test con tampone faringeo a questa popolazione di cittadini che è rientrata in Sicilia” e che “non ha senso farlo nell’immediatezza ma a sette giorni e poi a 14 giorni dal rientro”.

“Questa azione di contrasto per eventuali contagi – ha evidenziato ancora Razza – si potrà accompagnare a richiesta a queste persone di aderire a un protocollo per i propri familiari. Il comitato ha dato mandato al dipartimento per redigere le linee guida dell’isolamento domiciliare: se immaginiamo 35 mila persone rientrate in Sicilia dobbiamo immaginare un codice di comportamento per le loro famiglie”.

Il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, che ha presieduto la riunione d’Aula, si è fatto carico di sentire telefonicamente tutti i capigruppo per stabilire la data, presumibilmente per la prossima settimana, di una seduta a Palazzo dei Normanni con l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao, che ha ravvisato la necessità di approvare il prima possibile Bilancio e Finanziaria per non lasciare la Sicilia nelle maglie dell’esercizio provvisorio.

Intanto, il presidente della Regione Nello Musumeci ha tuonato contro l’Europa, stigmatizzando la sua “assenza”. “È una vergogna – ha affermato – perché l’Europa non c’è, è cinica, si gira dall’altra parte, è individualista ed egoista. Era una grande occasione per l’Europa per dimostrare di essere un’idea prima ancora che una lobby. Ma purtroppo ha dimostrato di essere ancora lobby e non Idea. Questa è la verità purtroppo”.

Il Governatore, infine, con una frase in siciliano, ha rivolto un appello a tutti: “Stativi ‘a casa – ha detto – non vi muviti. Non stiamo girando un film, non siamo sul set a interpretare una parte. Siamo al centro della più insidiosa epidemia che l’umanità abbia conosciuto negli ultimi cento anni. Dobbiamo necessariamente convincerci che il nemico, in questo momento, è molto più forte di noi. E per poterlo combattere non abbiamo armi sufficienti. E allora statevi a casa”.

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