Il sindaco: “Destinati 10mila € per spesa e farmaci. Sanificazione a oltranza”
BELPASSO (CT) – Tra i comuni dell’hinterland etneo che stanno cercando di fronteggiare al meglio la pandemia da Coronvirus c’è Belpasso. Nella “scacchiera dell’Etna” finora sono nove i casi accertati, nonostante i numerosi rientri dalle regioni del Nord Italia. Ma le istituzioni e la cittadinanza stanno offrendo, senza risparmiarsi, il proprio contributo; non a caso sono diverse le iniziative messe in atto a supporto delle fasce più deboli. In prima linea c’è il sindaco della comunità belpassese, Daniele Motta, il quale ha fatto il punto della situazione ai microfoni del Quotidiano di Sicilia.
“Al momento sono nove i casi registrati – conferma il primo cittadino di Belpasso – e la comunicazione è arrivata a me dalle famiglie interessate tramite Pec. Poi arriva anche l’aggiornamento ufficiale dall’Asp. Alcune persone contagiate hanno comunicato la loro condizione attraverso i social invitando chi ha avuto contatti con loro di effettuare i dovuti controlli. Sono stati molto responsabili. Altri non hanno voluto comunicare il loro nome, ma rispetto la privacy di tutti”. Gli abitanti del comune etneo stanno rispettando le disposizioni previste dal decreto emanato dal Governo, anche se qualche furbetto si è palesato. Infatti, come è successo a Paternò, alcune persone rientrate dal Nord non si sono registrate. “Qualcuno c’è stato – esordisce Motta – ma fortunatamente la maggior parte si è autodenunciata senza alcun problema. Purtroppo è un po’ nell’indole del siciliano fare il furbetto anche per quel che riguarda le uscite da casa. Ma devo dire che dopo l’ultimo decreto e il primo caso registrato in città vedo molta meno gente in giro. Insomma, c’è stata una presa di consapevolezza sul fatto che il virus non è solo nelle altre comunità d’Italia, ma anche a Belpasso”.
Molti sindaci si trovano in trincea, pattugliano le strade e come nel caso del primo cittadino di Messina, Cateno De Luca, si punta il dito contro il Governo. “In una situazione di emergenza – spiega – non condivido queste uscite plateali, anche se per motivazioni comprensibili. Però io sono per la linea del fare in silenzio, senza fare rumore e propagande”.
In questo quadro emergenziale il Comune ha dato vita ad interventi mirati al sostentamento delle fasce sociali più vulnerabili. Deliberata una somma complessiva di 10 mila euro da destinare alle famiglie in difficoltà, ma non solo. “Tante famiglie qui venivano sorrette da lavoro giornaliero – aggiunge – e adesso sono ferme. Si ritrovano a non poter più fare la spesa e a seguito di decine di segnalazioni, il nostro Comune ha deciso di destinare settemila euro per l’acquisto di buoni spesa e tremila per i buoni farmaco da dare a questi nuclei familiari. Abbiamo lanciato anche un’altra iniziativa a favore dei cittadini chiamata ‘Solidarietà virale’. Presso i supermercati e le farmacie aderenti una persona può acquistare dei buoni da 10 e da 20 euro da destinare a queste famiglie attraverso i servizi sociali”. Le istituzioni stanno facendo la loro parte, ma anche i cittadini non si tirano indietro, anzi. Domenica scorsa un’autoemoteca del Gruppo Fratres si è messa a disposizione per la donazione del sangue. “La partecipazione della gente – afferma Motta – è andata oltre le possibilità di donazione. Infatti, visto il grande risultato la riproporremo probabilmente anche domenica prossima. Ho dato a disposizione il Comune e abbiamo registrato 13 donazioni e 20 pre-donazioni. Ci sono tante prenotazioni, quindi, ci sarà nuovamente la possibilità di donare il sangue”.
Il processo di sanificazione della città sta proseguendo dopo i primi interventi delle scorse settimane. La Regione ha anche stanziato in favore di Belpasso 10.671,54 euro per la disinfestazione di strade ed edifici. “Prima dell’intervento regionale – continua il sindaco – avevamo iniziato la sanificazione con la ditta dei rifiuti che si occupa della pulizia del nostro territorio. Avevamo anche dato un incarico ad un’altra azienda per svolgere i lavori, ma il maltempo degli ultimi giorni ha bloccato tutto. Andremo avanti ad oltranza, soprattutto nelle zone dove sono stati riscontrati i casi positivi”. Insieme ai tre deputati regionali belpassesi (Papale, Zitelli e Ciancio) il Comune ha chiesto all’Acoset la sospensione dei distacchi, causa mancati pagamenti, per tutto il periodo emergenziale. “Al di là dei colori politici, – conclude – ci siamo sentiti con gli onorevoli e abbiamo inviato una lettera. L’Acoset ci ha risposto accogliendo la nostra richiesta”.
Twitter: @AntoninoLoRe