Istat e Pa locali: 2.500 km2 su 13.875 nell’agricoltura siciliana sono abbandonati. L’Imu aggrava l’onere per imprenditori. Caleca: “Riassegnarli per produrre biologico, canapa a scopo terapeutico, bioenergia”
Nonostante il censimento dei terreni incolti sia affidato nella maggior parte dei casi alla “buona volontà” delle singole amministrazioni, è ugualmente possibile stimare attraverso i dati dell’ultimo censimento dell’Agricoltura (anno 2011), la quantità di territorio siciliano non coltivato, quindi passabile – secondo il programma Banca della Terra – di essere assegnato ad agricoltori volenterosi di metterlo a reddito.
In quell’occasione furono censiti 1.618 km2 di terreni non utilizzati su 13.875 di superficie agricola utilizzabile. A questi si aggiungerebbero circa altri 1.000 km2 (dagli ultimissimi rilevamenti delle Pa locali). Dunque, è ragionevole dire che circa il 20% (2.500 km2) della superficie agricola utilizzabile in Sicilia non è coltivata e quindi a reddito zero.