A Gela scontro sulla distribuzione risorse agli indigenti - QdS

A Gela scontro sulla distribuzione risorse agli indigenti

A Gela scontro sulla distribuzione risorse agli indigenti

martedì 07 Aprile 2020

Le comunicazioni social di alcuni consiglieri hanno suscitato le reazioni dell’Amministrazione. Ammontano a oltre due milioni di euro i soldi destinati al Comune da Stato e Regione

GELA (CL) – Arrivano i contributi statali e regionali per arginare il fenomeno delle nuove povertà provocate dal fermo economico legato alle disposizioni per contrastare il Coronavirus.

Ammontano a 674 mila euro le risorse messe a disposizione dallo Stato e 1.477.00 euro dalla Regione Sicilia, che serviranno a soddisfare le necessità dei più poveri. Il problema è che a Gela questo è stato l’ennesimo pretesto per far divampare il fuoco della polemica, in particolare per ciò che concerne i criteri da utilizzare per distribuire le risorse. Ma andiamo per ordine.

Tutto prende le mosse dall’invio da parte di alcuni consiglieri comunali, tramite WhatsApp, di alcune note sulla distribuzione dei buoni spesa. Una scelta criticata dalla maggior parte dei componenti d’Aula, che hanno subito bollato tali comunicazioni come fake news.

La Commissione Bilancio del Comune, presieduta da Valeria Caci, ha poi iniziato a lavorare sul regolamento e si è affrettata a fare alcune precisazioni: “Abbiamo dato la nostra disponibilità al sindaco Lucio Greco e all’Amministrazione comunale – ha detto Caci insieme ai consiglieri Romina Morselli, Salvatore Incardona e Pierpaolo Grisanti – per definire i criteri di accesso ai contributi”.

“In queste settimane difficili – ha precisato l’assessore al ramo, Nadia Gnoffo – in un clima di proficua collaborazione, tutte le istituzioni stanno lavorando alacremente per far fronte alla nuova povertà generata dall’emergenza Coronavirus. Tutti gli uffici comunali coinvolti stanno facendo uno sforzo straordinario per garantire che la città possa dare assistenza alle famiglie che stanno attraversando un periodo di difficoltà eccezionale”.

“Dispiace apprendere e constatare – ha sottolineato – che qualcuno, anche in buona fede, abbia ritenuto di dover diffondere notizie da corridoio che, scorrette e infondate, rischiano di generare confusione e reazioni tali da rendere ancor più complessa la gestione delle attività politico-amministrativa”.

Per ulteriori informazioni circa i criteri di accesso è possibile collegarsi al sito internet istituzionale del Comune o contattare telefonicamente gli uffici municipali competenti.

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