Siracusa, casse comunali messe a dura prova dal virus - QdS

Siracusa, casse comunali messe a dura prova dal virus

Siracusa, casse comunali messe a dura prova dal virus

giovedì 16 Aprile 2020

A dirlo l’assessore al Bilancio, Pierpaolo Coppa: “Bisogna rimodulare le entrate e l’erogazione di servizi”. Dalla scorsa settimana adottate diverse misure, come l’esenzione dal canone alle attività economiche

SIRACUSA – L’emergenza Covid-19 potrà avere delle conseguenze sulle finanze del Comune di Siracusa e sulle, eventuali, misure da adottare a favore delle attività economiche.

A tal riguardo, l’assessore comunale al Bilancio, Pierpaolo Coppa, ha dichiarato: “L’emergenza sanitaria in corso impone al Comune di ripensare la programmazione finanziaria e di rimodulare le entrate e l’erogazione dei servizi. Allo stato attuale non sappiamo se i Comuni potranno beneficiare di interventi di sostegno finanziario dello Stato o della Regione a copertura del prevedibile disavanzo tra entrate e spese che si verificherà in questo periodo. Non depone bene l’abbandono, in segno di protesta contro lo Stato, della Conferenza stato-regioni da parte del presidente dell’Anci che rappresenta tutti i Comuni. L’emergenza produce effetti negativi sul sistema economico del territorio che inevitabilmente produrrà minori entrate per diversi milioni di euro. Immaginare che i Comuni possano reggere l’urto dell’emergenza economica senza alcun sostegno dello Stato è pura follia”.

“Già dalla scorsa settimana – aggiunge Coppa – il dirigente dei Servizi finanziari e il sottoscritto abbiamo richiesto ai dirigenti di adottare tutti gli atti necessari per razionalizzare la spesa mantenendo i servizi strettamente correlati all’emergenza Covid-19, per garantirne la minima funzionalità in sede e per puntare ad un potenziamento dei servizi in remoto. Il 3 aprile, dopo una lunga serie di riunioni formali e informali che si susseguono da quando l’emergenza è iniziata, la Giunta si è riunita per esaminare nel dettaglio quali misure possano essere adottate per andare incontro ai contribuenti siracusani ed alle attività economiche. All’esito della discussione il sindaco Italia ha richiesto di verificare la fattibilità giuridica e finanziaria di alcune misure”.

Dette misure sono le seguenti: In materia di Cosap, l’esenzione del pagamento del canone alle attività economiche rimaste ferme durante l’emergenza sanitaria e il differimento dell’obbligo di corrispondere il canone per quelle che indirettamente hanno subito un pregiudizio. In materia di Tari, predisporre un piano finanziario e tariffario che tenga conto della riduzione della raccolta per alcune utenze. In materia di imposta di soggiorno, l’esenzione dal mese di giugno sino a dicembre 2020 e il differimento dei versamenti relativi ai mesi precedenti. Nei prossimi giorni verranno adottati i provvedimenti necessari.

Frattanto Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato) Siracusa ha inviato una lettera a tutti i sindaci della Provincia per chiedere “interventi a sostegno delle microimprese del territorio, in un contesto di emergenza eccezionale che rischia seriamente di dare il colpo di grazia ad un’economia già logorata da troppi anni di crisi economica”.

Il presidente di Cna Siracusa, Innocenzo Russo, ed il vice segretario, Gianpaolo Miceli, scrivono di “valutare seriamente di saldare le commesse delle micro e piccole imprese prestate agli Enti per alleggerire il peso dello stop per la emergenza contingente”. Chiedono anche di “Valutare, ove possibile, di dare un sostegno economico una tantum alle imprese chiuse che operano in regime di locazione, impossibilitate ad esercitare e gravate da impegni economici insostenibili”.

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