Gli ultimi casi hanno creato preoccupazione a Lampedusa, Porto Empedocle e Siculiana. Anche i cittadini chiedono chiarezza sulla gestione di emergenze sanitaria e umanitaria
AGRIGENTO – Siamo in piena emergenza sanitaria, ma sulle coste siciliane non si arrestano gli sbarchi dei migranti. Nei giorni scorsi si è registrato il primo caso positivo di Covid-19 (un egiziano arrivato a Lampedusa e poi trasferito a Pozzallo) e adesso c’è tanta preoccupazione, non solo da parte degli amministratori locali ma soprattutto fra i cittadini, che chiedono chiarezza sulla gestione dei migranti.
A Porto Empedocle il sindaco Ida Carmina ha deciso di chiudere il porto, mentre le ultime persone arrivate a Lampedusa, visto che l’hotspot di contrada Imbriacola è ormai al collasso, sono state trasferite nell’ex hotel Villa Sikania di Siculiana, diventato ormai da tempo centro d’accoglienza. Ma anche questa scelta ha sollevato un vespaio di polemiche. “Non ci è stata data – ha detto il sindaco Leonardo Lauricella – una preventiva comunicazione. Dalla Prefettura hanno ritenuto opportuno avvisarmi nel momento in cui le operazioni di trasferimento nella nostra città si sono concluse”.
Il primo cittadino si è detto pronto “a procedere con per vie legali se è necessario. Siculiana non possiede le strutture adeguate a fronteggiare casi di Coronavirus e il centro d’accoglienza di Villa Sikania non le possiede nemmeno. È ora che la Prefettura assuma un atteggiamento responsabile nei confronti dei siculianesi, che potrebbero andare incontro a un grave e imminente rischio per le proprie salute e incolumità”.
Nel frattempo il sindaco Lauricella ha firmato un’ordinanza in cui si stabilisce che oltre ai migranti anche gli operatori della struttura dovranno rispettare la misura dell’isolamento obbligatorio/quarantena fino alla data del 26 aprile prossimo, salvo diversa successiva disposizione.
Al grido del sindaco di Siculiana si sono uniti altri amministratori dell’Agrigentino e sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che ha chiesto una soluzione rapida al premier Giuseppe Conte. “Troppi migranti – ha detto Musumeci – e nessuno pensa al Virus. Non possiamo rischiare un incontrollato flusso dall’Africa. L’unica soluzione possibile è la quarantena su un’apposita e idonea nave ormeggiata in rada con 488 posti, dotata di protocolli sanitari e di tutte le autorizzazioni. Ma non sappiamo ancora cosa abbia deciso lo Stato dopo la nostra proposta”.