Anche l’azienda aerospaziale Leonardo stampa in 3D le valvole per respiratori - QdS

Anche l’azienda aerospaziale Leonardo stampa in 3D le valvole per respiratori

Anche l’azienda aerospaziale Leonardo stampa in 3D le valvole per respiratori

sabato 18 Aprile 2020

Pezzi utili per adattare all’utilizzo sanitario le maschere da snorkeling di Decathlon

ROMA – Non solo aerei ed elicotteri per la lotta alla pandemia di Covid-19. L’azienda aerospaziale italiana Leonardo, infatti, rispondendo all’appello di Isinnova, ha deciso di avviare in alcuni suoi stabilimenti la produzione di valvole Charlotte per trasformare le maschere da snorkeling di Decathlon in respiratori e scudi facciali per gli operatori sanitari impegnati nella battaglia contro il Coronavirus, mettendo a disposizioni le proprie stampanti 3D e la tecnologia “additive manufacturing”.

Si tratta di una tecnologia che Leonardo ha sviluppato anche attraverso il lavoro svolto nell’Aerotech Campus di Pomigliano d’Arco e che trova applicazione soprattutto nel sito di Grottaglie, in provincia di Taranto – specializzato in tecnologie avanzate per la produzione di parti di aereo in fibra di carbonio – dove sono state prodotte già trecento valvole, messe a disposizione della Protezione civile pugliese.

“Abbiamo inoltre progettato – hanno spiegato due giovani tecnici – in cooperazione con dei medici pugliesi alcuni modelli di ‘face shield’, modelli leggeri e riutilizzabili perché facilmente disinfettabili e presto consegneremo i primi modelli agli ospedali”.

Stampanti 3D di questo tipo si trovano anche negli stabilimenti Leonardo di Livorno, L’Aquila, Genova, Pomezia e La Spezia. “Una parte della produzione – ha precisato uno dei responsabili del settore a La Spezia – è già stata consegnata alla Protezione civile per gli ospedali e sarà essenziale per il trattamento dei casi di pronto intervento”.

In pochi giorni sono state prodotte già oltre quattrocento valvole consegnate sia a Isinnova sia alla Protezione civile. Realizzati anche una trentina di scudi facciali stampati in 3D ma si sta valutando di implementare la produzione con la cosiddetta tecnica dello “Stampaggio a iniezione” (“Injection Molding”).

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