Il rettore Fabrizio Micari: "Ripartiamo ma con prudenza". Dall’11 maggio parziale riapertura dei laboratori, il 18 di nuovo operative le biblioteche
“Sulla fase post lockdown è stata avviata una riflessione di sistema molto ampia, a partire dal ministero dell’Università con il contributo di Crui, Cun e Cnsu, e a livello regionale con i rettori degli altri Atenei siciliani, con l’obiettivo di individuare le azioni da intraprendere e le modalità che ci condurranno, progressivamente, al ritorno alla normalità”. Così si è espresso il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Fabrizio Micari, che ha diffuso anche un video su Youtube
“Nel nostro Ateneo – ha aggiunto – grazie all’impegno di tutti, la gestione della prima fase dell’emergenza si è chiusa con un bilancio senza dubbio soddisfacente. Il sistema ha funzionato, lo confermano i numeri: gli esami di laurea con strumenti di videocomunicazione sono stati quasi tremila. Gli esami in modalità telematica sono stati 29 mila, il doppio rispetto alla stessa sessione dell’anno scorso quando se ne registrarono 14 mila. Le lezioni a distanza, che proseguiranno per tutto il semestre in corso, si stanno svolgendo con costanza e grande partecipazione. Rinnovo quindi i miei ringraziamenti a alla comunità universitaria che si sta impegnando con generosità e attenzione. La generosità di tutti è stata dimostrata anche con i 110 mila euro donati al Policlinico con la raccolta fondi attivata dall’Ateneo e altre importanti donazioni”.
Adesso però, con il via alla Fase 2, l’obiettivo è capire cosa cambierà nell’Ateneo palermitano. Come sottolineato dallo stesso rettore, c’è grande con voglia di ripartire “ma anche nel rispetto dei principi fondamentali: gradualità, tutela della salute e prudenza estrema”.
“Abbiamo svolto diversi incontri – ha sottolineato ancora Micari – per definire le specifiche modalità organizzative dei settori in fase di apertura. In particolare, a partire dalla raccolta delle priorità segnalate della nostra comunità universitaria, abbiamo elaborato un cronoprogramma che prevede alcuni step. Il primo è la riapertura, a partire da lunedì 11 maggio per docenti, ricercatori, assegnisti, dottorandi e dal 18 maggio per i laureandi con tesi sperimentale, dei laboratori di ricerca in possesso delle caratteristiche necessarie per rispettare le corrette disposizioni di sicurezza, in modo da potere fare riprendere i progetti di ricerca sperimentale. Dal 18 maggio puntiamo alla riattivazione del servizio di prestito e restituzione dei libri delle nostre biblioteche, molto importante per i nostri studenti”.
In programma anche la riapertura delle aule per esami che prevedano necessariamente la prova scritta, nel rispetto totale delle distanze di sicurezza e delle necessarie azioni di pulizia e sanificazione. Gli esami orali e la discussione delle tesi si svolgeranno invece ancora in modalità a distanza. L’Ateneo espleterà le procedure di sanificazione e di pulizia, fornirà guanti e mascherine protettive per chi svolgerà le attività in presenza, oltre che delle linee guida e le più complete informazioni sui comportamenti da tenere.
“La nostra attenzione – ha evidenziato Micari – è rivolta anche ai futuri studenti: dalla prossima settimana riprenderanno infatti il via le attività di orientamento online, mentre solo regolarmente previsti i test di ingresso di fine luglio”.
“Siamo consapevoli – ha concluso il rettore – dell’adattamento che questa drammatica situazione ci sta purtroppo imponendo. Per questo proseguiamo la gestione del periodo di emergenza con la massima attenzione, facendo in modo che, nonostante tutto, le attività di chi studia e lavora nella nostra Università possano proseguire nella maniera più proficua e serena possibile”.