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Messina – Discarica di Pace: il sito ora è diventato “sicuro”

Messina – Discarica di Pace: il sito ora è diventato “sicuro”

giovedì 18 Settembre 2014

Restano da eseguire alcuni interventi ma ora finalmente si sa dove andare a depositare i rifiuti. Stoccaggio temporaneo: in pochi giorni eseguiti i lavori rinviati da cinque mesi

Messina – Per Arpa, Asp e Provincia sembrava non ci fossero dubbi: la discarica di Pace andava chiusa immediatamente per il perdurare dello stato di pericolo per la salute dei cittadini e la salubrità dell’ambiente. L’ultimo sopralluogo degli ispettori, avvenuto martedì, ha però fatto cambiare parere agli organi di competenza, che adesso hanno garantito il via libera all’amministrazione comunale per lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti.
Avevano dunque senso le rassicurazioni dei giorni scorsi arrivate dal sindaco Accorinti, dall’assessore Ialacqua  e dal commissario di MessinAmbiente Ciacci: in 5 giorni sono stati fatti quei lavori richiesti dagli ispettori che non erano stati effettuati in 5 mesi.  In particolare, cartellonistica e potenziamento della rete antivento, ma anche la riattivazione del nastro trasportatore e la “scopertura” della vasca di contenimento del percolato, fino a ieri sempre ricoperta da ammassi di rifiuti e dunque mai ispezionabile.
Stralciata l’ordinanza di chiusura che era già stata predisposta dal dirigente del dipartimento ambiente del Comune Domenico Signorelli dopo gli ultimi richiami, giunti appena 7 giorni fa. I livelli minimi di sicurezza, secondo gli ispettori, adesso ci sono, anche se andranno effettuati altri lavori: una tettoia; il prolungamento della rete di protezione fino all’ingresso; il tracciato del convoglio delle acque. E per queste opere ci vorrà del tempo.
Nell’attesa, il Comune dovrà però predisporre una nuova delibera in sostituzione di quella dell’aprile scorso. Avrà una durata di sei mesi e dovrà indicare espressamente la quantità di rifiuti che è possibile scaricare e i tempi di permanenza, ovviamente sempre e solo in situazioni di emergenza. Almeno sulla carta.
Definito questo aspetto, alla Giunta toccherà sedare una volta per tutte la guerra all’arma bianca tra Ato3 e MessinAmbiente. La società di Via Cavalieri della Stella non ha tollerato il decreto ingiuntivo di oltre 6 mln € da parte della controllata, e la relazione commissionata dalla Giunta sull’operato di MessinAmbiente nei mesi estivi sembra avere odore di “vendetta”. Per Ato3, infatti, poiché il servizio reso è stato insufficiente, Palazzo Zanca dovrebbe esimersi dal saldare l’arretrato estivo, o quantomeno dovrebbe applicare sanzioni economiche pari a 1,2 mln €. Non sarà facile, per l’amministrazione, offrire soluzioni ai continui incidenti diplomatici tra le due società.

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