Dopo il congelamento dell’iter per il Covid-19 sono state sbloccate le prime 61 pratiche. Via libera a circa 1 milione di euro per rilanciare chi non ha un lavoro da troppo tempo
PALERMO – La fase 3 dell’emergenza sanitaria sigla un nuovo inizio per i diversi avvisi e bandi già avviati dalla Regione e che sono stati congelati per alcuni mesi a causa del lockdown. E si ricomincia da circa un milione di euro, impegnati per le istanze presentate per l’avviso 21/2018, che offre contributi all’occupazione per i disoccupati di lunga durata.
Si tratta delle prime 61 istanze in elenco, con cifre variabili tra le 7 e le 63 mila euro. L’avviso rientra nell’Asse I Occupazione – Obiettivo tematico 8 – Priorità di investimento 8i – Obiettivo specifico 8.5, e vuole tentare in qualche modo di alleviare le difficoltà di molti siciliani, la cui condizione di disoccupazione colpisce non solo se stesse ma genera un pesante effetto a catena sull’intera società. Per agevolarne l’inserimento o il reinserimento lavorativo, l’avviso 21/2018 Fse Sicilia eroga contributi diretti alle imprese che assumono soggetti che cercano un’occupazione da almeno 12 mesi e soggetti in condizione di disabilità.
La misura, promossa dal dipartimento Lavoro della Regione Siciliana, è finanziata dalle risorse comunitarie del Fondo Sociale Europeo. Destinatari dell’intervento sono i cittadini residenti o domiciliati in Sicilia da almeno sei mesi di età compresa fra i 18 ed i 65 anni, che siano disoccupati da almeno 12 mesi, o 6 mesi per gli under 25, ed iscritti presso i Centri per l’Impiego.
Potranno beneficiare della misura anche gli immigrati residenti in Sicilia con regolare permesso di soggiorno. I contributi potranno essere richiesti ed erogati alle imprese che abbiano proceduto o procedano all’assunzione a tempo indeterminato e spettano nella misura massima di 8.000 euro annui, a parziale copertura dei costi complessivi per l’assunzione (inclusi gli oneri sociali); l’importo è riferito alle assunzioni a tempo pieno ed è coerentemente rideterminato nei casi di part-time.
Il contributo potrà coprire fino al 50% del complesso dei costi (75% per i soggetti disabili) e dovrà essere restituito in caso di cessazione del rapporto di lavoro entro i successivi 24 mesi. L’avviso ha subito nel tempo una serie di proroghe dei termini per gli adempimenti urgenti a carico dei soggetti beneficiari, che hanno quindi allungato i tempi per usufruire dei fondi. L’ultima, quella comunicata dalla dirigente del Servizio IV del dipartimento regionale del lavoro, dell’impiego, dell’orientamento, dei servizi e delle attività formative, Anna Buttafuoco, e della dirigente del Servizio IV dello stesso dipartimento, Gabriella Iannolino, inviata lo scorso marzo.
La nota rilevava come “il termine per caricare nella sezione allievi/partecipanti del Si 1420 i dati anagrafici dei lavoratori agevolati, l’allegato 3 del Vademecum (domanda di iscrizione agli interventi Fse) sottoscritto da ciascun lavoratore agevolato, e per caricare e inviare il modello atto di adesione è prorogato al 20 aprile”. I tempi che si sono allungati quindi in un momento di emergenza sanitaria in cui l’incertezza l’ha fatta da padrone.
L’avviso n. 21/2018, anche prima del covid 19, ha avuto una vita particolarmente tribolata dalla sua pubblicazione. Si tratta di una misura che non ha suscitato l’interesse che le istituzioni si aspettavano.
Per ben due volte la scadenza è stata prorogata, da dicembre 2018, al 31 marzo 2019 e poi a giugno dello stesso anno, perché non erano state presentate un numero di domande tali da spendere tutto il finanziamento messo a disposizione. Altri tre mesi di tempo, dopo la precedente modifica all’avviso, già apportata a gennaio scorso, che avevano fissato il termine per la presentazione delle istanze alle ore 12 del 31 marzo 2019, in prima battuta segnati per il 31 dicembre dello scorso anno.