Messina - Lo stadio dei veleni: il simbolo dei mali irrisolvibili della città - QdS

Messina – Lo stadio dei veleni: il simbolo dei mali irrisolvibili della città

Messina – Lo stadio dei veleni: il simbolo dei mali irrisolvibili della città

sabato 12 Luglio 2014

Partite di serie C e concerti: l’impianto può ospitare entrambi? Alla fine sì, ma dopo alcuni litigi. L’ultima polemica è tra Accorinti e Lo Monaco. Sull’uso esclusivo della struttura

Messina – Sembrerebbe finita a tarallucci e vino l’insopportabile querelle sul San Filippo tra il sindaco Renato Accorinti e il patron dell’Acr Pietro Lo Monaco, argomento di punta da qualche giorno a questa parte per la maggior parte dei messinesi.
 
D’altra parte, si sa, il calcio è il più grande “distrattore di masse” d’Italia, per cui non sorprende più di tanto come in una città affondata dai suoi stessi rifiuti, con alcuni quartieri senza acqua, il dissesto finanziario del Comune dietro l’angolo e una delle economie più in crisi della Sicilia, l’attenzione politica e mediatica sia tutta concentrata sulla convenzione per l’utilizzo dello stadio e su un paio di concerti da effettuare nell’estate 2015.
LAVORI – È l’aspetto meno inquietante di tutta la vicenda, e ciò dà il senso degli eventi, se si pensa che lo stadio San Filippo è stato fuori uso per tre anni a causa di una tribuna con i sostegni montati al contrario. Ad ogni modo, la messa in sicurezza è stata effettuata e il collaudo superato, anche se al momento resterà omologato per ospitare solo 7000 persone.
CONCERTI – Il pomo della discordia. Mentre per l’estate in corso il Comune non organizzerà alcun cartellone di eventi, la Giunta ha deliberato la concessione del San Filippo dal 6 luglio al 6 agosto 2015 per i concerti di Jovanotti e Vasco Rossi. L’aggio per il Comune? 15000 euro più Iva a concerto + 500 euro più Iva al giorno come indennizzo per l’allestimento e la messa in sicurezza dell’impianto. L’aggio per la città? Un enorme indotto previsto.
LO MONACO – La reazione all’annuncio della concessione da parte del proprietario della squadra di calcio appena approdata in serie C, Pietro Lo Monaco, è stata però del tutto scomposta e sproporzionata. “L’attuale proprietà comunica il proprio disimpegno da qualsivoglia attività presente e futura”. Per quale motivo? L’esclusiva sul San Filippo e la mancanza di comunicazione tra le parti.
Apriti cielo. Nella città buddace potete riempire i cittadini di spazzatura fino alla testa, togliere l’acqua e i beni primari, permettere l’erosione del litorale e la deturpazione delle montagne, ma mai toccare la Vara e il calcio. E così le parole di Lo Monaco hanno generato una vera ondata di panico, con tanto di sit-in di protesta al Comune.
GLI INCONTRI – Accorinti e Lo Monaco, dopo le parole di quest’ultimo, si sono incontrati a Palazzo Zanca. Il sindaco ha mostrato ampia disponibilità (forse pure troppa), tranne che sulla richiesta di ritirare la delibera. E alla fine, come niente fosse e con qualche intollerabile strascico (Lo Monaco continua ad insultare il sindaco senza alcun rispetto per le istituzioni), la polemica sembra essere rientrata. La città avrà la serie C e i concerti. Questi ultimi, però, forse in date anticipate.
Cronache da una città senza speranza.

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