ROMA – Il futuro del nostro settore è sempre più buio e siamo rammaricati di come Governo e Parlamento abbiano totalmente trascurato le richieste di Aicalf senza comprendere che le conseguenze delle norme approvate si ripercuoteranno prima di tutto sulla libertà di movimento dei cittadini e sull’economia dei territori finora serviti dalle compagnie low cost”. Lo afferma Matteo Castioni, il presidente dell’Associazione Italiana Compagnie Aeree Low Fares (Aicalf) – composta da Blue Air, EasyJet, Norwegian, Ryanair, Volotea e Vueling, compagnie che rappresentano oltre il 50% del traffico aereo italiano di corto raggio, nonché una parte significativa del traffico a lungo raggio – tornandosui rischi per il settore del trasporto aereo e di tutte le filiere che lo circondano all’indomani dell’approvazione in Senato in via definitiva del Decreto Rilancio.
“Siamo stupiti di come le proposte da parte di un’associazione come la nostra, che rappresenta vettori aerei che permettono ogni anno a circa 75 milioni di passeggeri di viaggiare in Italia, e le richieste di incontro con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti siano state del tutto ignorate. Nonostante vediamo davanti a noi un periodo davvero buio, continuiamo a sperare di poter essere ascoltati al più presto dalla Ministra Paola De Micheli. Il nostro obiettivo è dialogare in modo costruttivo per sciogliere i nodi che non permettono al settore aereo di essere protagonista in questa fase di rilancio del Paese prima che sia troppo tardi, e dare risposte certe sia agli operatori sia ai passeggeri, ha concluso Castioni.