Il Parlamento Ue favorevole all’etichettatura sempre e comunque
CATANIA – Il Parlamento europeo ha dato l’ok alle norme di sicurezza dei prodotti. Le etichette “Made in” dovrebbero essere obbligatorie per i prodotti non alimentari venduti nel mercato comunitario, secondo le norme approvate dal Parlamento che hanno come obiettivo una maggiore protezione dei consumatori attraverso il rafforzamento della sorveglianza e dei criteri di sicurezza dei prodotti. Una vittoria rappresentata soprattutto dall’approvazione dell’articolo 7 inserito nel capitolo sulla tracciabilità, che prevede che i fabbricanti e gli importatori mettano sui loro prodotti un’indicazione del paese d’origine, sostituendo così l’attuale sistema volontario. I deputati hanno inoltre chiesto pene più severe per le imprese che non rispettano le norme di sicurezza e vendono prodotti potenzialmente pericolosi.
Per le merci prodotte in luoghi diversi, il “paese di origine” sarebbe quello in cui il bene ha subito “l’ultima trasformazione o lavorazione sostanziale, economicamente giustificata”, che si sia conclusa con la “fabbricazione di un prodotto nuovo o abbia rappresentato una fase importante del processo di fabbricazione” (come definito nel codice doganale UE). I deputati chiedono anche che le sanzioni per le imprese che violano tali regole siano “proporzionate e dissuasive” e che tengano conto della gravità, della durata e del carattere intenzionale o ricorrente della violazione, nonché della dimensione della società. I deputati propongono che la Commissione elabori una lista nera a livello UE delle imprese che hanno violato intenzionalmente e ripetutamente le norme di sicurezza dei prodotti. Suggeriscono, inoltre, la creazione di una banca dati paneuropea delle lesioni legate a un prodotto difettoso o pericoloso.
Neven Mimica, Commissario europeo per la Politica dei consumatori, si reputa soddisfatto: “Il consumatore deve poter fare affidamento sulla sicurezza dei prodotti che circolano all’interno del mercato unico. Il voto del Parlamento rappresenta un passo importante verso il miglioramento della sicurezza dei prodotti e della vigilanza del mercato e verso un’applicazione più efficace delle normative. Ora è fondamentale trovare una soluzione con il Consiglio per superare lo stallo sulla misura riguardante il Paese d’origine e per garantire che questo pacchetto importante sia adottato presto”. La proposta sarà trasmessa al Consiglio per l’approvazione definitiva. In seguito all’adozione del Consiglio, la nuova normativa dovrebbe entrare in vigore nel 2015.