Non ho nessuna nostalgia del crollo delle ideologie, seguito al crollo del muro di Berlino
Non ho nessuna nostalgia del crollo delle ideologie, seguito al crollo del muro di Berlino. Non ho nessuna nostalgia perché sono sempre stato convinto che le ideologie, talvolta, possono costituire un freno per l’evoluzione del pensiero e persino per le conquiste della scienza.
Per avere conferma di quanto appena detto, non credo serva richiamare Galileo Galilei e la sua “necessaria” forzata abiura, davanti al tribunale della Chiesa, che stava per dichiararlo eretico, anche perché, purtroppo, di esempi simili, come nel caso di Giordano Bruno, ma pure meno noti, ve ne siano a centinaia, ogni giorno, in tutto il mondo.
L’ideologia può bloccare qualsiasi evoluzione intellettuale, scientifica, giuridica, civile e persino religiosa perché, potenzialmente, vincola l’innovazione e la subordina ai principi che essa detta, negandole di esplorare liberamente l’intero scibile.
L’ideologia non si ritiene relativa, non si considera suscettibile di adattamento, semmai ritiene possibile il contrario. È forse per questo che tutte le ideologie, tendenzialmente, tentano di resistere al mutare dei tempi e delle condizioni storiche, economiche, sociali, ecc. Tuttavia, quando la loro impalcatura intellettuale non regge più, spesso, non si piegano al rinnovamento rigeneratore, ma ne vengono travolte, talvolta drammaticamente. Cosa diversa accade per gli ideali.
La pace, la libertà, la democrazia, la solidarietà, la passione, l’impegno civile, l’equità, l’amore non si oppongono all’evoluzione imposta dalla scienza, dalla civiltà, dai costumi ma, al contrario, ne permeano gli esiti. L’economia è una scienza, non può essere imbrigliata da un’ideologia; la medicina è una scienza, non può essere subalterna a nulla, se non che a se stessa ed alla sua capacità evolutiva. Identica cosa può dirsi per il diritto ed il suo inscindibile nesso con il comune sentire.
Per anni, non certo per caso, ideologie e ideali sono stati confusi tra loro e somministrati indistintamente da tutti i soggetti politici, a seconda delle esigenze del momento.
Se ideologie e ideali fossero stati tenuti distinti gli uni dagli altri, il risultato non sarebbe stato il crollo delle ideologie e dopo il nulla, come rischia di accadere oggi, bensì il consolidarsi strutturale degli ideali, non intesi come vincoli dell’evoluzione intellettuale e scientifica ma semmai come suoi solidi pilastri.