Troina, iniziative in ricordo di padre Luigi Ferlauto - QdS

Troina, iniziative in ricordo di padre Luigi Ferlauto

redazione

Troina, iniziative in ricordo di padre Luigi Ferlauto

giovedì 03 Settembre 2020

Via libera del Consiglio alla delibera d’intitolazione di un largo riqualificato in contrada Parapià. Tra due anni il centenerio della nascita del sacerdote, fondatore dell’Oasi Maria Santissima

TROINA (EN) – Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la proposta di delibera dell’Amministrazione di intitolare al fondatore dell’Oasi Maria Santissima, padre Luigi Ferlauto, scomparso il 12 settembre 2017, il tratto viario compreso tra la Villetta Coutances e la Casa del Bivio e il largo recentemente riqualificato di contrada Parapià.

“È obbligo di ogni Amministrazione – ha spiegato il sindaco Fabio Venezia – ricordare gli uomini che hanno contribuito al progresso della sua comunità, di non dimenticarli, ma di promuoverne il ricordo”.

“Padre Ferlauto – ha aggiunto è stato uno dei troinesi più illustri e dei figli migliori della nostra terra, che ha cambiato profondamente non solo la realtà locale, ma è andato ben oltre, riuscendo ad essere anche un grande siciliano, un grande italiano e un uomo con margine d’azione in contesti internazionali”.

L’iniziativa, prima di una lunga serie di tasselli per ricordare il sacerdote troinese a tre anni dalla sua dipartita e in vista del centenario della nascita, che ricorre tra due anni, è stata positivamente accolta anche dal clero troinese, dalle volontarie, dai vertici amministrativi dell’Istituto e dal suo presidente don Silvio Rotondo, presenti in Aula, che hanno manifestato l’intenzione di collocare all’interno dell’area di Parapià una grande scultura alta sei metri, per ricordare il fondatore dell’Oasi e ideatore della “Città aperta”.

Il modo più nobile per ricordare padre Ferlauto – ha concluso il primo cittadino – è quello di coltivarne il valore della memoria. Abbiamo deciso di intitolargli non un luogo a caso, ma che avesse un significato simbolico importante, in quanto costeggia la Cittadella dell’Oasi e l’ingresso del Villaggio Cristo Redentore e guarda alla Domus Mariae, da cui è possibile ammirare tutte le sue opere costruite per la città e i disabili, oltre ad essere stato più volte individuato e sollecitato da lui stesso per essere degnamente riqualificato”.

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