Acea: risultati negativi nell’estate dal coronavirus, ad agosto in Europa immatricolazioni giù del 18%. Ma l’Italia, nonostante la crisi, registra i primi segnali di ripresa: ribassi fermi allo 0,4%
ROMA – Il mercato europeo dell’auto resta in negativo durante l’estate per la crisi del Coronavirus, con un calo del 18,9% per le immatricolazioni ad agosto, mese in cui l’Italia ha segnato la migliore performance nell’Ue (-0,4%). Lo comunica l’Acea, l’associazione dei costruttori europei, sottolineando che a luglio le vendite hanno segnato una flessione più ridotta, con un -5,7% rispetto a un anno prima dopo il -22,3% di giugno. Per Fiat Chrysler ad agosto le immatricolazioni sono state 47.989, con una diminuzione del 6,6% e una quota di mercato in aumento al 6,2% dal 5,4% di un anno fa. A luglio invece le macchine vendute sono state 66.752, con un calo del 7,8% e una quota di mercato in leggera discesa al 6,2% dal 6,4%. Nei primi otto mesi dell’anno Fca ha segnato un -38,4% per le immatricolazioni, mentre la quota è diminuita dal 7% al 6,3%.
A luglio nell’Unione Europea c’è stata una crescita delle vendite in sette paesi, tra cui la Francia (+3,9%) e la Spagna (+1,1%). Fuori dal perimetro Ue, la Gran Bretagna (+11,3%), l’Islanda (+44,5%) e la Norvegia (+ 6,5%) “hanno mostrato i primi segnali di ripresa”.
Ad agosto però il mercato europeo ha avuto un calo più significativo, anche se meno pesante rispetto ai mesi precedenti segnati dalla pandemia. Tranne Cipro (+14,1%), tutti i paesi Ue hanno mostrato una dinamica in perdita. Tra i mercati principali l’Italia ha avuto il risultato migliore (-0,4%) mentre i ribassi più rilevanti sono stati in Germania (-20%) e Francia (-19,8%).
Immatricolazioni giù del 32% nei primi 8 mesi
Nei primi otto mesi dell’anno, poi, le immatricolazioni nell’Ue sono diminuite del 32%. Sono state vendute 6.123.852 macchine, quasi 2,9 milioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Tra i maggiori mercati europei, la Spagna ha segnato il calo più significativo (-40,6%), seguita da Italia (-38,9%), Francia (-32%) e Germania (-28,8%).
Solo ad agosto, le immatricolazioni sono scese del 18,9%, con tutti i paesi europei che hanno fatto registrare cali a doppia cifra, con l’unica eccezione di Cipro che invece ha incrementato le immatricolazioni del 14,1%. L’Italia negli otto mesi ha fatto registrare un calo superiore alla media Ue, in ribaaso del 38,9%.
Csp: “Ancora profondo rosso, ma in Italia segnali di ripresa”
“È ancora profondo rosso per il mercato auto dell’Europa Occidentale (Ue+Efta+Uk) fortemente colpito dagli effetti della pandemia di Coronavirus”. A dirlo è il Centro studi promotor, commentando il dato della Acea sul mercato auto europeo. “La caduta – aggiunge il Csp – è molto pesante anche nei cinque maggiori mercati in cui si concentra il 69,1% delle immatricolazioni dell’Europa Occidentale. Nel nostro Paese sono emersi però i primi segnali di ripresa. Il merito va indubbiamente agli incentivi alla rottamazione introdotti dal decreto rilancio, così come è stato modificato sulla base dell’emendamento Benamati, che, superando assurde pregiudiziali ideologiche, ha esteso gli incentivi anche all’acquisto di vetture diesel e a benzina con emissioni non superiori a 110 gr/km di Co2. L’impatto degli incentivi – conclude – dovrebbe portare in terreno positivo il mercato italiano già in settembre”.