Livatino, appello a Sergio Mattarella per una casa museo a Canicattì - QdS

Livatino, appello a Sergio Mattarella per una casa museo a Canicattì

Livatino, appello a Sergio Mattarella per una casa museo a Canicattì

martedì 22 Settembre 2020

La proposta del centro Pio La Torre: la casa del giudice ragazzino, a trent’anni dalla morte, è ferma a come lui l’ha lasciata quella mattina di settembre. "Diventi un bene pubblico per la memoria delle nuove generazioni”

CANICATTÌ (AG) – Un appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato lanciato dal Centro Pio La Torre affinché venga promossa la realizzazione di una casa museo a Canicattì nell’anniversario dell’assassinio del giudice Rosario Livatino.

“Oggi fanno trent’anni che hanno barbaramente ucciso il giudice Rosario Livatino di Canicattì – scrive il presidente del centro studi, Vito Lo Monaco – Stava andando al lavoro senza scorta, i killer di mafia lo hanno inseguito e trucidato. Era un ‘giudice ragazzino’ esempio di umiltà, modestia, onestà e impegno civile. ‘Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili’ scriveva, anticipando una questione morale mai veramente affrontata nel nostro Paese. Nel suo paese natale addirittura ignorata dai più” .

A trent’anni dalla morte la sua casa è intatta come lui l’ha lasciata quella mattina per andare in tribunale ad Agrigento. Con le sue toghe, i suoi libri, gli appunti, la sua vita che nessuno può conoscere e apprezzare veramente perché è chiusa al pubblico, ormai pericolante, dice il Centro.

“Inutili gli appelli di tanti a farne una casa museo, a memoria e insegnamento per le nuove generazioni – scrive ancora Lo Monaco-. L’abitazione di Livatino è in possesso di una signora che non vuole lasciarla, che si oppone a ogni timida iniziativa di farne un bene pubblico. Nell’ignavia della Pubblica amministrazione locale, dello Stato e della Regione che non fanno niente, a trent’anni dalla morte di un giudice per cui è in atto anche una causa di beatificazione come martire della chiesa, nonostante quel giudice abbia dato la sua vita anche per loro” .

“Volevamo dirglielo, signor Presidente – conclude – Vogliamo ricordarlo in questi giorni di celebrazioni e passerelle che diventano odiose se non riescono a scuotere la coscienza di quanti devono la vita al giudice Rosario Livatino e a tutti quelli che si sono sacrificati in questa interminabile lotta alle mafie. Signor Presidente, aiuti la comunità degli onesti con la sua autorevolezza a creare la casa museo Giudice Rosario Livatino a Canicattì” .

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