Umbria, Emilia Romagna e Veneto regioni benchmark in Sanità - QdS

Umbria, Emilia Romagna e Veneto regioni benchmark in Sanità

Umbria, Emilia Romagna e Veneto regioni benchmark in Sanità

venerdì 06 Dicembre 2013

Per i costi standard del 2013. Possibili risparmi da trenta miliardi di euro l’anno. La Conferenza delle Regioni ha scelto le prime tre in graduatoria

ROMA – Alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, presieduta daVasco Errani, erano presenti ieri mattina il governatore dell’Umbria, Catiuscia Marini, del Veneto Luca Zaia e dell’Abruzzo, Giovanni Chiodi. La Conferenza si è svolta con l’obiettivo di definire tre Regioni benchmark per realizzare i costi standard e la programmazione 2014-2020 dei Fondi europei ed in particolare il riparto delle risorse per le Regioni del centro-nord. Un’informativa è stata letta in merito alla situazione degli ammortizzatori sociali in deroga.
 
Al termine della riunione, intorno alle 14.00 il governatore Luca Zaia ha annunciato che “sono l’Umbria, l’Emilia Romagna e il Veneto le tre regioni benchmark, ovvero quelle sulle quali saranno determinati costi standard in sanità per questo scorcio del 2013 e per il 2014” aggiungendo che “con l’applicazione dei costi standard in sanità si avranno risparmi per 30 miliardi l’anno”. Il presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in una conferenza stampa ha poi aggiunto: “Sono state le Regioni a proporre l’introduzione dei costi standard per evitare i tagli lineari e che si lavori nella direzione della qualità e dell’efficienza”. Marini ha proseguito: “Nei mesi scorsi è stata definita la graduatoria delle cinque Regioni che rientrano nei criteri di qualità sanitaria: Umbria, Emilia Romagna, Veneto, Marche e Lombardia. Sono state scelte, per la definizione delle Regioni benchmark, le prime tre. La Conferenza delle Regioni ha deciso di lavorare a criteri e modalità che possano considerare complessivamente le Regioni adempienti per i prossimi anni. Discuteremo una proposta integrativa sui criteri nei prossimi giorni”.
L’assessore della Regione Marche alla Sanità, Almerino Mezzolani, ha spiegato per quale motivo le Marche, anch’esse rientrate nella rosa delle cinque Regioni sulle quali misurare i costi standard, hanno "ceduto il passo" all’Emilia Romagna quando si è trattato di dover decidere quali fossero le tre Regioni benchmark: “L’obiettivo era che le Regioni trovassero una intesa sui costi standard in sanità. Per senso di responsabilità e per tenere unita la Conferenza delle Regioni abbiamo ritenuto fosse giusto così. Dal momento che Lombardia e Veneto avevano trovato un’intesa – ha concluso l’assessore – ci è sembrato giusto per ragioni geo-politiche trovarlo anche noi, Marche ed Emilia Romagna”. Del resto, ha ricordato Mezzolani, le tre Regioni scelte oggi valgono solo per il 2013: si vuole infatti mettere a punto una proposta secondo la quale tutte le Regioni che abbiano i requisiti vengano considerate al fine di elaborare i costi standard. La proposta verrà inserita come emendamento alla legge di Stabilità e modificherà, se approvata, il decreto 68 del 2011.
L’argomento è stato ripreso nel pomeriggio nel corso delle Conferenze Stato-Regioni e Unificata.
La prossima settimana sarà all’ordine del giorno il riparto del Fondo sanitario 2013 con una Conferenza straordinaria delle Regioni e delle Province autonome che si svolgerà giovedì prossimo.

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