La Sicilia prima regione d'Italia a dotarsi, secondo Giusi Savarino, "di una legge che limita e contrasta l'utilizzo spregiudicato della plastica". Esulta Catanzaro (Pd), primo firmatario della norma che consentirà di riconvertire gli impianti in biodegradabili. Fondi per bioteli in agricoltura
E’ stato approvato all’Ars all’unanimità il Ddl Plastic Free.
“La Sicilia – ha commentato la presidente della quarta Commissione legislativa Giusi Savarino – è la prima regione d’Italia a dotarsi di una legge che limita e contrasta l’utilizzo spregiudicato della plastica, e lo fa stimolando, incentivando e promuovendo l’imprenditoria innovativa e green”.
Catanzaro, soddisfatto il Pd
“Con l’approvazione della legge ‘Plastic Free’, fortemente voluto dal Pd, la Sicilia fa un importante passo in avanti sul tema del rispetto dell’ambiente e dell’adozione di misure in grado di diffondere comportamenti e abitudini ecosostenibili” ha aggiunto Michele Catanzaro parlamentare regionale del Partito democratico primo firmatario del disegno di legge approvato all’Ars.
“Mi sono battuto – ha aggiunto – per arrivare a questo risultato dentro e fuori il parlamento. Il ddl è la sintesi di un lavoro di squadra nel quale si sono riconosciuti anche deputati di diverse forze politiche”.
“L’approvazione – ha concluso l’esponente dem – è un tassello di un mosaico più ampio di norme e indicazioni che devono spingere in direzione di nuove forme di educazione al rispetto e alla tutela dell’ambiente: un percorso che il Pd sta portando avanti in Sicilia cosi come a livello nazionale”.
“Con questa legge – ha concordato la Savarino – , diamo una risposta concreta alla tutela dell’ambiente e lo facciamo anche utilizzando bene i proventi delle royalties delle società petrolifere. Oltre ai fondi comunitari, infatti, le utilizziamo per i finanziare gli imprenditori che scelgono di convertire gli impianti di produzione della Regione”.
Vecchi impianti produrranno bioplastiche
La Savarino ha spiegato che la legge consentirà di trasformare le vecchie industrie “in impianti di produzione di bioplastiche o di tipi di plastiche derivanti da materie prime rinnovabili, incluso il riciclo di plastiche convenzionali, o interamente biodegradabili o compostabili; per incentivare la ricerca di materiali biodegradabili e compostabili risultanti da una filiera di trattamento idonea ed efficace”.
La presidente della Commissione ha aggiunto che la legge agirà anche “per agevolare le start up che si occupano di sviluppare nuove tecnologie sui materiali biodegradabili o di creare nuovi materiali biodegradabili”.
Fondi per i bioteli in agricoltura
Ci saranno poi fondi “per concedere contributi ai proprietari, comproprietari, usufruttuari, affittuari, legali rappresentanti di aziende agricole o agli imprenditori agricoli per l’utilizzo di bioteli per la copertura degli insediamenti serricoli, di bioplastiche compostabili nella pacciamatura e di altre materie plastiche biodegradabili in agricoltura”.