Il suo segreto: verdura, cipolla cruda e un bicchiere di vino ai pasti
ENNA – Vive ad Enna l’uomo più vecchio del mondo, si chiama Arturo Licata ed ha 111 anni. Il primato passa al siciliano dopo la morte a 112 anni di Salustiano "Shorty" Sanchez di origini spagnole. Licata, nato nel 1902, ha festeggiato il compleanno lo scorso 2 maggio, circondato dall’affetto di figli, nipoti e pronipoti. La moglie, Rosa Jannello sposata nel 1929, morì nel 1980. Rosa ed Arturo hanno cresciuto assieme sette figli. Impegnato in lavori oggi definiti “usuranti”, Licata ha lavorato per vent’anni nelle miniere di zolfo a Pasquasia facendo la guardia giurata e poi il conduttore meccanico. Lasciò tale impiego per intraprendere la carriera di infermiere nel dispensario di Enna: accompagnava i bambini affetti da tubercolosi all’ospedale "Buccheri La Ferla” di Palermo. Come soldato, durante la colonizzazione fascista, rimase per due anni in Africa, per poi fare rientro in Italia, nella sua Enna. Musicista autodidatta, imparò a suonare la chitarra da giovane e spesso veniva chiamato dagli amici per comporre serenate da dedicare alle donne. Appassionato di poesia ha partecipato ad alcuni concorsi ottenendo riconoscimenti.
Il segreto della sua longevità? Allegro e ancora lucido mentalmente, il nuovo recordman ha indicato quello di aver consumato molte verdure, cipolla cruda a volontà e un bicchiere di vino rosso ai pasti; piatto preferito la pasta con la ricotta. Numerosi studi hanno certificato che la dieta mediterranea è uno dei fattori principali che garantisce ai cittadini italiani una vita più lunga. Oggi gli italiani sono tra i più longevi al mondo con una vita media che ha raggiunto i 79,4 anni per gli uomini e a 84,5 per le donne.
Ci sono 3,6 milioni di italiani che hanno superato gli 80 anni, i centenari sono 16.145, dei quali l’80,8 per cento femmine e il 19,2 per cento maschi. Dati Istat sottolineano che negli ultimi dieci anni in Italia la vita media è aumentata di 2,4 anni per gli uomini e di 1,7 anni per le donne.
Il trend positivo potrebbe però interrompersi: secondo una analisi della Coldiretti nei primi sei mesi del 2013 è crollata la spesa a tavola degli italiani che dicono addio alla dieta mediterranea. Dall’analisi dei dati emerge una spesa al ribasso che riguarda l’olio di oliva extravergine (-10 per cento), il pesce (-13 per cento), la pasta (-10 per cento) e l’ortofrutta (-3 per cento). Preoccupa inoltre l’allarme lanciato dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) secondo la quale tre tumori su dieci nel nostro Paese sono causati da un’alimentazione errata.
