In provincia di Siracusa gestione acqua sarà pubblica - QdS

In provincia di Siracusa gestione acqua sarà pubblica

In provincia di Siracusa gestione acqua sarà pubblica

giovedì 19 Novembre 2020

Ridurre la dispersione e rendere sostenibile la nascente società consortile tra i primi obiettivi da centrare

In provincia di Siracusa la gestione dell’acqua sarà pubblica. E’ quanto deciso nell’ultima assemblea ATI (Assemblea Territoriale Idrica), tenutasi in video conferenza, a causa dell’emergenza pandemica in corso.

All’assemblea hanno preso parte il Commissario regionale per l’aggiornamento del piano d’ambito, Giorgio Azzarello, i sindaci ed i rappresentanti dei Comuni di Augusta, Avola, Buccheri, Buscemi, Canicattìni Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Floridia, Noto, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa, Solarino.

Presenti anche, in qualità di uditori, due rappresentanti del Forum siciliano delle associazioni per l’acqua e i beni comuni, che aveva fatto richiesta di partecipazione.

I sindaci della provincia, convocati per scegliere la forma di gestione del Servizio Idrico Integrato (SII), si sono espressi all’unanimità per la gestione interamente pubblica dello stesso. Si tratta di una scelta che è in piena sintonia con gli indirizzi di legge e con l’esito del referendum popolare, svoltosi nel 2011, con il quale i cittadini si erano espressi, a stragrande maggioranza, per il ritorno alla gestione pubblica dell’acqua.

La decisione scaturita dall’assemblea ATI, svoltasi in un clima di confronto e condivisione, da un lato conferma l’uniformità e trasversalità di vedute dei sindaci della provincia, dall’altro dà l’avvio ad una vera e propria rivoluzione in termini di gestione per il futuro. Pertanto il Servizio Idrico Integrato, d’ora in poi, sarà gestito da una Azienda Consortile Pubblica.

Soddisfatto il presidente dell’ATI, nonché primo cittadino di Siracusa, Francesco Italia che ha dichiarato: “Ringrazio tutti i colleghi per il clima di fiducia e collaborazione reciproca instaurato. Lo stato delle infrastrutture e i necessari investimenti, l’alta percentuale di dispersione idrica e la reale capacità di rendere sostenibile la nascente società consortile, sono le sfide più importanti a cui l’ATI di Siracusa sarà chiamata a dare risposta”.

Per Federconsumatori Sicilia, che tramite il Forum Siciliano per l’Acqua Bene Comune, chiede questa scelta da anni, l’esito dell’assemblea ATI è un grande successo. “Per i siracusani si tratta di un’ottima notizia – commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – . Dopo quello di Agrigento, il SII di Siracusa è il secondo che verrà gestito da una società completamente pubblica e questo tutelerà i diritti dei cittadini impedendo che si faccia profitto sull’acqua, un bene essenziale non solo per la qualità della vita, ma per la vita stessa”.

Nei giorni precedenti l’assemblea ATI, il Forum aveva inviato una lettera aperta ai sindaci della provincia di Siracusa affinché votassero per la gestione pubblica del SII. Solo in questo modo, infatti, è possibile dare attuazione alla legge regionale 19/2015 che dichiara l’acqua “Un bene comune non assoggettabile a finalità lucrative”.

“Affidare il SII ad una Azienda Consortile Pubblica è stata la scelta migliore – conclude Alfio La Rosa – perché da una parte tutela i diritti dei cittadini-consumatori e dall’altra è l’unica opzione realmente rispettosa della normativa regionale vigente. Adesso vigileremo affinché la società pubblica gestisca in modo efficiente l’acqua in Provincia di Siracusa e garantisca elevati livelli di qualità del servizio e costi per metro cubo ragionevoli”.

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