A Capannori, un comune di 47mila abitanti, un maestro elementare, Rossano Ercolini, ha inventato, nel 1995, un sistema che ha trasformato la spazzatura in risorsa. Una lezione vecchia come il cucco.
L’iniziativa è stata prontamente deliberata da Giunta e Consiglio comunali e ha avuto come primo fatto la totale eliminazione dei cassonetti.
Ogni cittadino deve ripartire i propri rifiuti nelle diverse componenti (carta, plastica, vetro, compost e via dicendo), e portarli fuori di casa a una determinata ora e non in qualunque momento. In quell’ora precisa, passano dei giovani con un’Ape Car a metano e prendono in consegna i sacchetti.
Ercolini ha appena ricevuto il Goldman Enviromental Prize, definito il Nobel per l’ambiente, direttamente dal presidente Usa, Barack Obama, in uno a centocinquantamila dollari.
Ma il maestro elementare non se n’è appropriato. Li ha subito versati nell’associazione Zero Rifiuti che ha inventato il sistema di raccolta, peraltro non originale. A tale progetto, Zero Waste, sono già iscritti 134 comuni italiani per un totale di 3.481.473 abitanti.
Non ci risulta che qualcuno dei 390 comuni siciliani sia iscritto a tale associazione. Vorremmo essere smentiti da qualcuno di essi, di cui daremmo veloce informazione ai nostri lettori.
La soluzione della differenziata, che a Capannori ha raggiunto quasi il 90 per cento, ha un buco e cioè il non utilizzo di una parte dei rifiuti per produrre energia elettrica, biogas e acqua calda. è vero che sono stati assunti 60 giovani per la raccolta differenziata, ma è anche vero che la risorsa-rifiuti non produce energia.
Caso diverso è quello di Peccioli (5mila abitanti). Lì è stato installato un impianto industriale che ha come materia prima gli Rsu. Oltre a tutte le componenti di materiali estratti, vi è la produzione di energia elettrica.
Ci chiediamo perché nel Mezzogiorno d’Italia, il Lazio, la Campania e la Sicilia debbano tenere aperte ancora le discariche e non adottino i processi industriali che abbiamo descritto, per produrre materie prime ed energia dagli Rsu.
O sindaci e presidente di Regione, nonché assessori e dirigenti generali sono incapaci e incompetenti per risolvere adeguatamente la questione, oppure sono corrotti e continuano ad alimentare indirettamente la malavita organizzata che dalle emergenze trae frutti indebiti.
Quando presidenti di Regioni e sindaci non prendono in esame l’insediamento di tali impianti a base Rsu fanno un danno alla collettività, mentre basterebbe copiare i modelli descritti, già funzionanti, per risolvere alla radice il problema con la bonifica delle discariche chiudendole.
Nel comune di Larderello l’energia elettrica è prodotta utilizzando la geotermia, in quanto vengono imbrigliati i soffioni che escono dal terreno, in modo che essi azionino le turbine che, a loro volta, producono energia, esattamente come avviene in Islanda, isola vulcanica per eccellenza.
Un interessante progetto per l’utilizzazione di energia naturale viene realizzato qui da noi, di cui stampa e televisione non hanno dato notizia. Esso è descritto nelle pagine interne. In breve, si tratta di scavare fino a 170 metri nel sottosuolo e di prelevare il calore, portandolo in superficie, in modo da fare funzionare impianti di condizionamento a caldo e a freddo.
Il progetto è in corso di realizzazione, udite udite, a Palazzo dei Normanni. Quando sarà completato, le spese per energia saranno abbattute e gli impianti diverranno autonomi, dal fornitore della rete. Un’iniziativa che andrebbe fortemente supportata e su cui attiriamo l’attenzione dell’Assessore regionale al ramo.