Salvatore Malandrino, regional manager di Unicredit, autore di uno studio sulle aziende siciliane, “Una opportunità ma occorre dotarsi di strutture e competenze valide”
PALERMO – L’agricoltura in Sicilia vale 4,3 miliardi di euro e rappresenta il 5% del prodotto interno lordo, l’isola inoltre è la regione con una maggiore superficie dedicata al biologico ma non tutte le imprese sono propense al digitale e alla vendita online.
Da questo ha preso il via ieri la cerimonia di premiazione di Food4Excellence, l’iniziativa promossa da Unicredit in collaborazione con Feedback, per valorizzare il territorio siciliano partendo dalle eccellenze del settore agroalimentare.
“Il comparto agricolo si è mostrato come il più resiliente”, ha spiegato Salvatore Malandrino, regional manager di Unicredit in Sicilia, “la vendita online è una opportunità per tutti e occorre dotarsi di strutture e competenze valide per cogliere le opportunità che la pandemia ha determinato” ma “solo il 10% riesce a vendere on line. Un numero che indica un enorme potenziale”.
Da questo dato dunque si può partire facendosi trovare pronti per l’innovazione. “In un momento come questo serve anche parlare di futuro. Ci conforta che le imprese siciliane dell’agroalimentare partano da basi solide”, ha sottolineato il manager.
“Di fronte alle limitazioni sui canali di vendita tradizionali la spinta del digitale, ha portato le imprese al ricorso sempre più frequente all’e-commerce, in modo da raggiungere nuovi consumatori e mercati; la vendita online rappresenta oggi una vera e propria sfida: occorre però dotarsi di una struttura e di competenze valide, per cogliere a pieno le opportunità portate dal cambiamento di abitudini che la pandemia ha determinato”, ha spiegato ancora Salvatore Malandrino, regional manager di Unicredit aprendo i lavori di Food4Excellence.
Inoltre, ha aggiunto il manager “la stima per il 2020 prevede un calo di -4,7% ma il comparto dell’agricoltura insieme al F&B, sono quelli che hanno gestito meglio l’emergenza che stiamo attraversando, mostrando maggiore resilienza rispetto agli altri, grazie anche ad una crescita sui volumi dell’export pari 5,4% e questo sottolinea come i consumatori globali, anche in un momento complesso come quello che stiamo attraversando, cercano e vogliono i prodotti Made in Sicily”. “Tuttavia”, ha spiegato, inoltre, “l’altissima qualità dei vostri prodotti non è sufficiente; come tutti sappiamo, il Covid-19 ha cambiato totalmente il nostro modo di lavorare e di fare business”.
“Se nel 2020, infatti, si registrano in Italia oltre 46 milioni di Internet user”, ha aggiunto, “5% in più rispetto al 2019 e 30 milioni di internet buyer che hanno portato ad un incremento delle vendite di prodotti online del 31% dall’altro soltanto il 30% delle Pmi ha un sito web e solo il 10% riesce a vendere online”.