L’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Sciacca ha promosso nei giorni scorsi una videoconferenza pensata per informare la comunità su questo argomento
SCIACCA (AG) – Il tema della donazione di organi nel territorio saccense è stato al centro di un incontro in videoconferenza promosso dall’assessore alle Politiche sociali Gisella Mondino e dalla presidente della sezione locale dell’Aido Carola Benedetta Catanzaro, Francesca Licari. Nel corso dell’appuntamento si sono susseguiti interventi di chi ha ricevuto una nuova vita con la donazione degli organi e di chi ha donato.
Francesca Licari ha invitato all’incontro, presentandone il valore del ruolo e l’importanza del gesto Chiara Coticchio del Crt Sicilia–Arnas Civico, referente del progetto “Una scelta in comune” e i testimoni diretti dell’esperienza della donazione: Salvatore Urso, che nel 2009 ha ricevuto un organo, e Anna Tedesco, mamma di Sofia, di 16 anni, che ha donato gli organi salvando sette persone tra cui due bambini.
“È stato un incontro importante e proficuo – ha detto l’assessore Mondino – che ci ha permesso di evidenziare la necessità di promuovere una maggiore sensibilizzazione della cittadinanza. Con un semplice gesto è possibile aiutare il parente, l’amico, il vicino di casa e anche sé stessi”.
“A volte – ha aggiunto – ci si dimentica, quando si parla di donazione di organi, che ci si può trovare sia dalla parte di chi dona sia dalla parte di chi riceve. Lo hanno ben evidenziato le commosse testimonianze di chi ha partecipato all’incontro”.
“La volontà di donare i propri organi – ha concluso l’assessore – rappresenta un gesto di sensibilità e di generosità. Spesso parliamo di possibilità di donare dimenticando che si può anche ricevere un organo, parte di tessuto, cellule, e che l’atto del donare porta in sé un valore etico-civico-solidaristico, oltrepassando concetti quali razza o religione. Ricevere, infatti, diventa l’altra faccia della medaglia del donare e insieme rappresentano possibilità di vita e di sopravvivenza”.
L’incontro con l’Aido ha evidenziato, dunque, la necessità di “incentivare il circuito della donazione, trovare lo spazio per l’informazione, ricreare una maggiore consapevolezza, rimarcare il concetto di salute e riscrivere una nuova umanità”.