E poiché Twitter segnalava i suoi messaggi come discutibili, ha scritto - in un tweet - che con il social "inizia il comunismo" perché "sta facendo di tutto per sopprimere persino la verità". Poi parla del vaccino contro il "virus cinese"

“La frode elettorale non è una teoria cospirazionista, è un fatto”.

Il presidente uscente degli Usa Donald Trump ha “festeggiato” il Natale con una raffica di tweet in cui ribadisce le accuse di frode nelle ultime elezioni Usa 2020, che consegnano la Casa Bianca a Joe Biden.

Il presidente uscente se la prende anche con Twitter, reo di segnalare i suoi messaggi come discutibili, nella migliore delle ipotesi.

“Twitter non ha più limiti con le sue segnalazioni – ha scritto -, sta facendo di tutto per sopprimere persino la verità. Dimostra quanto sia pericoloso, soffocando volontariamente la libertà di parola”.

“E’ molto pericoloso – ha aggiunto – per il nostro Paese. Il Congresso sa che questo è il modo in cui comincia il comunismo. La censura nella sua forma peggiore. Eliminate la sezione 230!”, scrive Trump, prima di scagliarsi contro i repubblicani che non sostengono i suoi sforzi.

“Ho salvato – ha affermato Trump – almeno otto senatori repubblicani, compreso Mitch (McConnell, leader repubblicano al Senato, ndr) dalla sconfitta nelle ultime elezioni truccate. Ora, quasi tutti loro se ne stanno seduti a guardare me che combatto contro un nemico feroce, la sinistra radicale democratica. Non dimenticherò mai”.

Il tono del presidente uscente è cambiato solo quando ha parlato di vaccino: “Più di un milione di americani hanno ricevuto il vaccino contro il virus cinese, un ritmo record”.