“Da dieci mesi facciamo i conti con una pandemia che ha messo al tappeto la nostra struttura economica e sociale. Siamo allo stremo e, pur nella consapevolezza che il percorso è ancora lungo, sappiamo che oggi si sta scrivendo una pagina di fondamentale importanza per tutti”.
“Oggi non si scrive la
parola fine, ma è senz’altro l’inizio della risalita”. Alessandro Albanese,
vicepresidente vicario di Sicindustria saluta così il V-Day, il giorno in cui
comincia anche in Sicilia la somministrazione delle prime dosi di vaccino anti-Covid.
“Da dieci mesi facciamo i
conti con una pandemia che ha messo al tappeto la nostra struttura economica e
sociale. Siamo allo stremo e, pur nella consapevolezza che il percorso è ancora
lungo e che ci vorranno mesi affinché la campagna vaccinale possa garantire la
cosiddetta immunità di gregge, sappiamo che oggi si sta scrivendo una pagina di
fondamentale importanza per tutti”.
“Il Covid – aggiunge Francesco
Ruggeri, presidente della sezione ‘Strutture socio-sanitarie’ di
Sicindustria – si è insinuato nelle nostre vite sottraendo salute, serenità e
la gioia della condivisione. Gli ospiti delle strutture socio-sanitarie stanno
pagando un prezzo altissimo non solo in termini sanitari, ma anche sotto il
profilo umano perché per garantirne la sicurezza non è più stato possibile
garantire le visite dei familiari. E questo per le persone più anziane e
fragili è un dramma. Abbiamo aspettato questo momento con ansia e non posso che
essere felice e grato per il fatto che, in un giorno dal significato simbolico,
si sia deciso di inserire per la somministrazione del vaccino anche 30
siciliani che rientrano nell’ambito delle Rsa”.