È l’appello dell’Organizzazione internazionale protezione animali. I gestori di molti centri d’accoglienza e mense impediscono ai clochard d’entrare se si presentano con il loro unico compagno.
Il problema è grave e diventa
gravissimo durante l’inverno, quando molti senzatetto con i loro compagni a
quattro zampe sono costretti a rimanere
all’addiaccio e a dormire al gelo sotto le stelle. Sono ancora troppo poche
nel territorio nazionale le strutture che accolgono anche i cani. I gestori di
molti centri d’accoglienza e mense impediscono infatti ai clochard d’entrare se
si presentano con il loro unico compagno. E così, preferiscono dormire al freddo o non entrare in mensa pur di non
lasciare il proprio cane fuori.
«Imporre agli assistiti questa
condizione, inaccettabile per chi sa cosa significhi amare e proteggere il
proprio animale, equivale a condannarli
ad ammalarsi o, peggio, a morire di freddo», osserva il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Inoltre, condizionare l’offerta di un letto e
di una coperta sotto un tetto, o di un pasto caldo, all’abbandono del proprio
cane fuori la struttura significa mettere a repentaglio anche la vita del cane.
E dire che l’abbandono di un animale è condannato dal codice penale».
L’alternativa? Accogliere i senza fissa dimora nelle strutture d’assistenza e
accoglienza, se necessario in settori dedicati, o creare delle strutture, dei semplici box, per mettere in sicurezza
gli animali accanto ai dormitori o alle mense. Queste ultime potrebbero
offrire anche dei pasti gratuiti ai compagni dei clochard, magari in sinergia
con le aziende produttrici di cibo per animali, come fa per esempio Oipa a
Milano, che in talune circostanze distribuisce pasti ai cani dei clochard,
oltre che assistenza veterinaria e comportamentale.
«Non crediamo sia una cosa difficile
da realizzare», continua Comparotto.
«Solo non discriminando i clochard con
cane da quelli senza cane le organizzazioni caritatevoli potranno davvero
definirsi tali. Il nostro è un appello accorato che speriamo venga accolto
da quante più strutture possibili. C’impegniamo
a dare notizia delle strutture che l’avranno fatto».
Istituzioni
caritatevoli e associazioni, laiche e religiose, che decideranno di offrire
assistenza ai senzatetto con il loro cane potranno segnalare la loro disponibilità a info@oipa.org.