Libera nos Domine - QdS

Libera nos Domine

Libera nos Domine

sabato 30 Gennaio 2021

“De male aeterno, de ruina tremenda”. L’evolversi della crisi determinata dalla dimissione del secondo governo Conte per evitare di essere sfiduciato dalla negazione del consenso alla programmata comunicazione del ministro della Giustizia in Senato, ha determinato un vero e proprio trambusto. Non perché nessuno la voleva o perché tutti pregavano perché non avvenisse, ma perché sono emersi appetiti parlamentari mai verificatesi.

Non avendo i numeri per una maggioranza tale da creare un Conte ter, nei giorni antecedenti alla salita ufficiale (c’era già stata, ma senza corazzieri schierati) di Conte al Quirinale ci si è accorti che per dialogare con il Colle era necessario – indispensabile – creare un nuovo gruppo parlamentare di almeno 10 senatori (numero minimo) ed alcuni esperti intanto sono riusciti a racimolare fuoriusciti da vari partiti da raggruppare sotto l’acronimo MAIE che sta tra mai e male!. Ma tant’è lo si è fatto: pur con ricerca affannosa del decimo componente (l’undicesimo v’è stato solo per altrettante ore!) che con grazia e grande generosità è stato offerto dal PD che ha ingiunto, per festeggiare i 100 anni del PCI, ad un suo senatore, donna di Trieste, di aderire per formalizzare il gruppo.

La Signora ha obbedito ma ha specificato che lo ha fatto per disciplina di partito (te pareva) nel quale comunque rimane con tessera ed idee. Insomma una sorta di comodato d’uso per il quale parafrasare – come nel titolo – il canto per i defunti durante i funerali (quelli di una volta; ora vi sono discorsi ed applausi!) è d’obbligo.

Il Senato ha a sua disposizione (lo so per fatti familiari) un ottimo servizio medico ed è strano che in un caso come il sopradetto il Presidente non abbia chiesto d’ufficio un controllo psichiatrico dei componenti il nuovo gruppo, ma soprattutto dell’ultima perché, anche ad occhio nudo, appare chiaro che costoro possano avere “turbe psichiche” (da covid?) che li ha portati a far qualcosa in fondo molto opinabile.

Che il Conte nazionale faccia ter o quater e magari l’anno prossimo trovi una maggioranza (nell’attuale parlamento v’è di tutto!) per ascendere al Colle alla fine del mandato di Mattarella, o che gli si dedichi una statua a Trinità dei Monti o che lo si candidi al posto di Guterres a Segretario Generale ONU, non importa. E’ il caso di dire son c..ose sue. Ma che lo si voglia far passare, come dicono, come il solo che possa salvare l’Italia è follia collettiva. Che prescinde dallo amarlo o meno, ma che induce i terzi a pensare che il virus che spavaldeggia in Italia abbia dato al cervello ai 59 milioni non vaccinati.

Immagino che il feroce Casalino abbia anche preso contatti con il Vaticano. In fondo se in uno degli Angelus il Papa facesse capire che Conte è anche lui (uno c’è già stato) uomo che ha mandato la Provvidenza, avremmo chiuso il cerchio e per i prossimi vent’anni staremmo tranquilli. Tutto accade a chi intensamente lo pensa.
A “Giuseppi” finito vi sarà un giorno della memoria a ricordarne gli e/orrori?
Forse questo, si, lo meriterebbe.

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