Laboratori per 20 bambini dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici) e scuole etnee: bambini non vedenti, ipovedenti e normodotati, insieme, “per affermare ancora una volta il concetto di inclusione sul quale tanto lavoriamo e per il quale ci battiamo”. Così Rita Puglisi, presidente dell’Uici di Catania, annuncia l’iniziativa di domani, realizzata in gemellaggio con la sezione territoriale di Oristano, per festeggia la Giornata Nazionale del Braille che si terrà, a partire dalle 10 nella sede dell’associazione. Partner sarà la biblioteca comunale Vincenzo Bellini. Uno dei laboratori è dedicato alla lettura di una fiaba con il libro tattile e il relativo montaggio; nel secondo sarà protagonista l’argilla con la collaborazione di Antonio Presti; ci sarà anche quello per ‘Profumi e Sapori’, attività dedicata ai dolci; infine un quarto laboratorio dal titolo ‘Dall’Aptica al Braille per toccare con consapevolezza’. Previste le partecipazioni, tra gli altri, della vicepresidente nazionale dell’Uici Linda Legname, del presidente regionale Gaetano Mincleri, e del sindaco Salvo Pogliese. “Quella di domenica – sottolinea Rita Puglisi – sarà un’occasione per molti bambini per tornare a giocare imparando. La giornata, in un momento così difficile, assume un significato ancora più rilevante rimarcando l’impegno quotidiano dell’Unione verso l’inclusione attraverso la cultura e al contempo incoraggia i nostri bambini e ragazzi a credere in loro stessi e nelle loro potenzialità nonostante l’isolamento che l’attuale pandemia il più delle volte impone facendo vacillare alcune certezze. Dunque crediamo che il gioco possa essere la maniera migliore per restituire un sorriso e per riprendere a vivere in una nuova normalità che tocca a noi adulti costruire”.
Violenza contro le donne, i numeri atroci di un fallimento universale
di Marianna Strano
In Sicilia già 10 casi tra femminicidi e suicidi riconducibili a un atto di violenza contro le donne. In Italia 96 femminicidi stimati nel 2023. I dati rivelano che nulla cambia e l'allarme resta. ...