Davide Shorty è uno degli otto giovani in gara a Sanremo quest'anno. Canterà il brano "Regina", già disponibile online.
Davide Shorty è un cantautore, rapper e producer palermitano capace di far convivere la sua inconfondibile voce soul con sonorità innovative e melodie contaminate da jazz e rap. Attivo sulla scena musicale da oltre dieci anni in occasione di questa edizione del festival di Sanremo proporrà la sua musica e, soprattutto, il suo stile musicale sul palco del teatro Ariston nel gruppo delle “Nuove proposte”. L’abbiamo raggiunto telefonicamente in una delle poche pause che ha questa settimana.
Davide, ricordo le critiche che hai ricevuto dopo la tua esibizione ad “Ama Sanremo” ma, nonostante questo, salirai sul palco del teatro Ariston.
“Ognuno ha la propria percezione. Io penso che la musica sia, innanzitutto, libertà. Concordo con i giudici che sono un artista pieno d’influenze anche molto diverse tra loro. Per me è naturale mescolare quei generi e quelle influenze nella mia musica. Mi è stato detto che la mia complessità potrebbe essere percepita come un elemento negativo ma mi rappresenta: io sono un individuo complesso e di conseguenza lo è la mia musica. Volevano forse dire che la mia musica non è per tutti? Forse è quello che volevo. Penso che la musica debba anche rappresentare le diversità che passano attraverso la complessità, ma forse in questo momento è la musica italiana che è disequilibrata e che si preferisca proporre situazioni semplici omologate e da consumarsi in fretta”.
Piero Pelù ha criticato il tuo testo.
“Sì, ha detto che non gli piaceva ma, ovviamente, ‘de gustibus’. Si tratta comunque di una sua valutazione personale e va rispettata. Ogni artista passa attraverso il proprio lavoro di ricerca ed io cerco semplicemente di essere il più fedele possibile a quello che vedo e soprattutto a quello che provo”.
La tua prima
soddisfazione arriva prima dell’inizio della kermesse e si tratta di un
importante riconoscimento, il premio Lunezia.
“Sì e devo confessarti che sono molto soddisfatto. Non solo è un importante riconoscimento, ma vedere il mio brano “Regina” premiato per il suo valore “musical-letterario” mi rende molto orgoglioso”.
Tra qualche giorno inizia il festival, hai già iniziato a provare?
“Sì, ho fatto una prima prova a Roma e poi per la seconda sono stato catapultato sul palco del teatro Ariston. Salire su quel palco è stato speciale. Quel luogo ha una sua sacralità. Mi sono guardato attorno, ho osservato gli affreschi che ci sono sul soffitto. Ho pensato molto a Luigi Tenco. Ho sentito la sua energia in quel luogo. Lui è uno dei miei grandi idoli e ho percepito la sua anima su quel palco e il suo spirito è ancora molto presente in quel teatro. Lui, la sua musica, la sua complessità e quella della sua musica”
Il brano che presenti al festival s’intitola “Regina”. Nel caso delle “Nuove proposte” non si tratta di un brano inedito e il tuo è online già da qualche mese ed è quello che ti ha permesso di essere selezionato. Penso che l’orchestra si sia divertita a eseguirlo.
“Ho avuto riscontri molto positivi proprio da loro. La sua complessità, l’arrangiamento che è stato scritto da Carmelo Patti, un grande musicista siciliano, e da Tommaso Corrado, ha dato dinamicità al brano e l’orchestra è fondamentale per la sua esecuzione e a “Regina” acquisisce un’ulteriore vitalità e un’energia ancora più forte. Non vedo l’ora di godermela durante la serata in cui mi esibirò”
Si suona dal vivo, quindi. Emozionato?
“I concerti sono fermi da un anno e riuscire, proprio in questo periodo, a esibirmi dal vivo in questo contesto è un’esperienza unica. Sento il peso dovuto alla responsabilità di dover fare del mio meglio. Vivo questo periodo con grande gratitudine anche perché non era affatto scontato che proprio in un periodo storico come questo mi fosse data la possibilità di vivere questa esperienza”
C’è un nuovo album in arrivo?
“Dall’inizio della pandemia a oggi ho lavorato tantissimo e ho molto materiale su cui, finalmente, sono riuscito a costruire il nuovo album. In questo periodo sono stato vittima del contagio, anche se in forma molto lieve ma ho avuto il tempo di pensare al nuovo disco, alla sua struttura, ai suoi contenuti. In questo momento sto terminando di mixarlo con Alessandro La Barbera, grande chitarrista e produttore, che sta seguendo direttamente tutto il lavoro del mix. Lo stiamo facendo a distanza, ovviamente, ma il rapporto che c’è tra me e Alessandro travalica ogni distanza. Il titolo sarà ‘fusion.’ e uscirà il 30 aprile ma il 5 marzo uscirà ‘fusion a metà’, la prima parte di questo nuovo progetto discografico che conterrà sette brani tra cui ‘Regina’, il brano che porto a Sanremo. Nel nuovo disco ci sono feat importanti: Koralle, Dj Gruff, Gianluca Petrella, Amir Issaa e Davide Blank”
Quanto spazio c’è per la tua anima rap nel nuovo disco?
“Nonostante si tratti di un album molto vario in ogni singolo brano c’è un importante spazio per il rap. Ci sono alcuni grandi ospiti e, devo confessarti, che sono molto soddisfatto del risultato. Sarà un disco “nuovo” con una visione musicale non consueta nel panorama italiano”
Chi vincerà questa edizione di Sanremo?
“Non avendo ascoltato i brani non lo so. Posso però dire che nel mio podio ideale, anche per affetto e amicizia nei loro confronti, mi piacerebbe che ci fossero Ghemon, La Rappresentante di Lista e DiMartino e Colapesce”
Le “Nuove proposte” si esibiranno durante le prime due serate della kermesse, ossia martedì 2 e mercoledì 3 marzo prossimi. Solo la metà di loro si esibirà nella serata di venerdì 5 marzo, quella in cui sarà decretato il vincitore di questa categoria. Ci sarà posto per Davide? Per saperlo basterà seguire il festival e, soprattutto, tifare e televotare per lui.
Roberto Greco