In Sicilia gli affitti resistono alla pandemia - QdS

In Sicilia gli affitti resistono alla pandemia

In Sicilia gli affitti resistono alla pandemia

venerdì 19 Marzo 2021

SoloAffitti monitora l’effetto Covid sui canoni: nell’Isola cali inferiori rispetto al resto d’Italia. A Palermo registrate riduzioni dei prezzi del 2% contro il 7,5% della media nazionale

PALERMO – L’onda lunga della crisi legata al Coronavirus ha sicuramente avuto anche un effetto sul mercato degli affitti immobiliari. Per una volta, però, la Sicilia ne risente meno rispetto che nel resto d’Italia. Parola di Soloaffitti.it, azienda che nel suo ultimo studio a livello nazionale ha messo a confronto le principali città d’Italia.

A rappresentare la Sicilia, Palermo. Qui la pandemia ha intaccato i canoni d’affitto meno che in altre parti d’Italia, facendo registrare una riduzione media del 2% contro il 7,5% a livello nazionale e la punta massima del -16% rilevata a Milano. SoloAffitti evidenzia come nel capoluogo siciliano per un’abitazione in affitto il canone medio mensile è di 512 euro, 9 euro in meno rispetto ai 521 registrati a fine 2019.

Le zone di pregio della città e del centro hanno sostanzialmente retto bene l’urto della pandemia con prezzi di bilo e trilocali invariati (compresi tra i 550 e i 700 euro), mentre i monolocali, a causa di minori spostamenti di lavoro e studio, cedono il 4% di canone medio in zona di pregio (480 euro al mese) e l’11% in centro (400 euro). In aumento (13%) il prezzo medio dei quadrilocali in zona di pregio che valgono circa 900 euro mensili.

In semicentro i valori medi passano dai 370 euro al mese per i mono (-4%) fino ai 500 dei bilocali (+4%), per arrivare ai 700 di quadrilocali e metrature più grandi. In periferia non si superano i 600 euro, ma trilo e quadrilocali hanno perso rispettivamente il 9% e il 5% nel 2020.

Analizzato anche un altro aspetto interessante in questa indagine e cioè il possibile risparmio con affitti senza arredamenti. Con una permanenza media in abitazione di 30 mesi, gli inquilini palermitani sono tra i “più fedeli” a livello nazionale (27 mesi di media). Per il 65% degli affittuari in città, in prevalenza sono lavoratori (20%), quella in locazione è l’abitazione principale.

Gli affitti per turismo a Palermo hanno raggiunto quota 5% contro l’1,8% di media nazionale, mentre è lo studio la motivazione del 10% degli inquilini. La metà di loro sono coppie senza figli, un quarto invece coppie con figli e solo il 15% vive da solo e il 10% in condivisione.

I tempi di locazione in città sono nella media tranne che in centro dove servono circa 3 mesi per concludere una trattativa. Prendendo in affitto una casa a Palermo senza arredamento si possono risparmiare mediamente 80 euro al mese e per avere un garage basta aggiungerne 50 euro, mentre a Genova ce ne vogliono anche 150 e 125 a Napoli.

Interessante anche lo spunto statistico che arriva analizzando poi i contratti d’affitto a canone concordato. Parliamo in questo caso di un istituto che consente agli inquilini di pagare un prezzo d’affitto calmierato e ai proprietari di beneficiare di vantaggi fiscali come la cedolare secca al 10% e sconto Imu del 25%.

Questa tipologia rappresenta l’80% dei contatti d’affitto a Palermo tra concordato 3+2 (55%), concordato transitorio (15%) e concordato per studenti (10%). Il 20% utilizza invece un contratto libero 4+4, mentre nessuno quello completamente libero.

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