1,6 casi di sindrome influenzale per mille assistiti, un anno fa era 4.
In Italia, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali resta sotto la soglia epidemica e, nella settimana dall’8 al 14 marzo, sono stati circa 99.500 i casi, per un totale, da ottobre a oggi di 2.086.000 allettati.
E’ quanto emerge dal nuovo bollettino sulla sorveglianza delle sindromi influenzali InfluNet, a cura dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss).
In tutte le Regioni italiane che hanno attivato la sorveglianza, il livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali, nella decima settimana del 2021, è sotto la soglia base, con un valore medio di 1,65 casi per mille assistiti.
“Nella scorsa stagione – si legge – in questa stessa settimana la curva continuava la sua discesa dopo aver raggiunto il picco epidemico stagionale e il livello di incidenza era pari a 4,1 casi per mille assistiti”. Nella fascia di età 0-4 anni si registra l’incidenza più alta, pari a 3,43 casi per mille assistiti, mentre a causa dell’emergenza Covid-19, Sardegna e Calabria, non hanno attivato la sorveglianza. Su un totale di 4.637 campioni virali analizzati dall’inizio della sorveglianza, infine, nessuno è risultato positivo al virus influenzale vero e proprio, mentre 927 sono risultati positivi al Sars-CoV-2.