Due rinvii a giudizio sono stati disposti a Palermo per l’inchiesta Stamina bis, relativa al tentativo di Davide Vannoni di riprendere in Georgia i suoi trattamenti terapeutici con cellule staminali.
La decisione riguarda Erica Molino, biologa piemontese, già collaboratrice di Vannoni, e la palermitana Rosalinda Labarbera, presidente dell’associazione Prostamina Life. Il processo comincerà il 6 luglio. Vannoni, come indicato negli atti, è deceduto a Chieri (Torino) il 10 dicembre 2019. Secondo le accuse, i pazienti (affetti da gravi patologie neurovegetative) venivano “reclutati” in Italia e, dietro versamento di somme di denaro, sottoposti alle “cure” a Tbilisi.
La procura palermitana aveva chiesto il rinvio a giudizio per i reati di associazione a delinquere e truffa, indicando come aggravanti “l’avere ingenerato il timore di un pericolo immaginario, ovverossia di non avere possibilità di guarigione se non sperimentando” il trattamento, e l’avere approfittato “dello stato di grave e irreversibile malattia dei pazienti con conseguente prostrazione e vulnerabilità psicologica”.
L’inchiesta, svolta dai carabinieri del Nas, era stata avviata dalla procura di Torino. In seguito gli atti sono stati trasferiti a Roma e, quindi, a Palermo. La procura del capoluogo siciliano non ha dato il consenso alla richiesta di Molino di patteggiare la pena.