Il commissario straordinario per l'emergenza Covid Renato Costa smentisce le notizie uscite nelle ultime ore, ribadendo l'impegno assoluto, suo e dei suoi uomini, per mantenere questo ritmo
La campagna vaccini a Palermo rallenta? Assolutamente no. Il commissario straordinario per l’emergenza Covid Renato Costa smentisce le notizie uscite nelle ultime ore, ribadendo e confermando l’impegno assoluto, suo e dei suoi uomini, per mantenere questo ritmo.
Nonostante le polemiche per le code e le file negli hub vaccinali, che hanno suscitato e suscitano l’ira di chi, quelle file, doveva subirle, e non solo, come si legge sui social.
“Passare da 3000 a 1000 vaccini al giorno? E’ stata chiaramente una provocazione – dice Costa -. E la cosa ha funzionato, perchè ho visto più empatia, più compattezza e soprattutto più voglia di portare a termine gli obiettivi che ci eravamo dati. Noi continueremo a lavorare 24 ore su 24, come abbiamo sempre fatto, e devo ringraziare chi è al mio fianco, che sta facendo un lavoro straordinario”.
Costa poi risponde alle polemiche: “Le file? In Altre Regioni vediamo ben di peggio, cioè che non ci si vaccina per nulla o messaggi che arrivano un’ora prima dell’appuntamento, che è a 200 chilometri di distanza.
Qui magari devi sopportare una coda per vaccinarti, ma alla fine torni a casa con un qualcosa che probabilmente ti ha salvato la vita. Dopotutto, mi pare che si fanno file e code per cose molto meno importanti. Questo non vuol dire che non dobbiamo migliorare o che sia una cosa giusta, ma quando si dicono certe cose bisognerebbe poi vedere il risultato finale”.
“Il nostro obiettivo è vaccinare in Sicilia 24 ore su 24. Abbiamo gli uomini e i mezzi. A Palermo già vacciniamo 2500 persone al giorno, possiamo migliorare. Se arrivano le dosi promesse, ci sarà l’accelerazione che tutti vogliamo”.
Il commissario poi ha anche parlato di quello che sarà il futuro: “E’ dimostrato che i vaccini fanno crollare i contagi, ormai non è più solo teoria.
Nei nostri ospedali non ci sono più medici ammalati, ci sono meno anziani provenienti dalla Rsa. Il vaccino è la soluzione. Penso che dopo questa comunque ci sarà un’altra campagna vaccinale, ma è fondamentale raggiungere l’immunità”.