Il servizio ha finalmente l’occasione di decollare, ma è necessario prima mettere a punto alcuni accorgimenti utili a migliorarne l’efficienza, anche attraverso i feedback di chi lo utilizza
MESSINA – Ci sono adesso tutte le condizioni perché la Metroferrovia Messina-Giampilieri diventi pienamente parte di un sistema efficiente di mobilità sostenibile. Trenitalia, che gestisce l’infrastruttura sfruttando il doppio binario di Rfi per 16 Km, è pronta alla prevendita del biglietto integrato treno-bus e le ferrovie hanno messo in cantiere la nuova tariffa regionale con prezzi speciali validi solo nella tratta Messina-Giampilieri, in vigore dal prossimo primo maggio.
Le tariffe sono quelle già annunciate qualche mese fa: il biglietto di corsa semplice solo treno a 1,50 euro (al posto degli attuali 2,50 ), biglietto integrato Treno più bus/tram valido cento minuti a 2 euro. Sono possibili anche gli abbonamenti a tariffe agevolate sia solo per il treno che con l’integrazione con tram e bus. Questo però sembra che sia solo il primo passo, serve di più.
“Abbiamo già predisposto – ha detto il presidente di Atm Spa, Pippo Campagna – il maggior numero di coincidenze possibili, già con lo shuttle che ha una frequenza di 15 minuti c’è un raccordo. Ovviamente questo per tutte quelle fermate dove sarà possibile, perché molte sono decentrate rispetto alle direttrici principali. Stiamo verificando le possibili coincidenze anche alla luce dell’incremento delle corse che Trenitalia ha promesso di mettere in atto da giugno. Se tutto rimarrà così stiamo parlando del nulla cosmico, perché una metroferrovia con quel numero di corse così esiguo non mi pare che abbia senso. Se c’è un treno ogni due ore non posso fare arrivare un autobus 15 minuti prima e farlo aspettare altri 15 minuti, se c’è un treno ogni 5/10 minuti invece è facile garantire la coincidenza”.
“La Regione e Trenitalia – ha aggiunto – devono mettere risorse, fare gli investimenti. Siamo comunque disponibilissimi, le biglietterie venderanno i biglietti, stiamo lavorando ad una campagna di comunicazione perché si sappia di queste agevolazioni”.
Altra criticità da affrontare e risolvere è quella della riqualificazione delle fermate e delle strade di collegamento, problematica di non poco conto che ha contribuito in questi anni al poco utilizzo del servizio. Molti cittadini non conoscono l’esatta ubicazione delle fermate, segnalate poco e male. Le tre fermate praticamente sul mare di Tremestieri, Contesse e Gazzi si trovano in luoghi isolati e nel degrado. Quella di Contesse si può raggiungere solo attraversando un sottopassaggio buio e pieno di rifiuti. L’assessore Modello ha spesso parlato di errore progettuale riferendosi proprio al sito di Contesse dove quindi vanno effettuati dei lavori strutturali importanti. Pare che ci sia l’impegno del Governo regionale per finanziare gli interventi.
“La Uiltrasporti Messina – ha affermato il segretario Michele Barresi – ha intrapreso una vera e propria battaglia per rilanciare il servizio di Metroferrovia in città e abbiamo già dato atto dell’impegno profuso in tutto il comparto ferroviario all’assessore regionale Marco Falcone e all’assessore comunale Salvatore Mondello per aver saputo accelerare l’avvio dell’integrazione importante non solo per la zona Sud di Messina ma per l’intera mobilità cittadina”.
“Non si può sprecare – ha concluso – questa importante occasione pertanto occorre utilizzare i prossimi mesi per incrementare i servizi e perfezionare le sinergie tra bus Atm e treni in tempo utile per l’avvio del prossimo anno scolastico che sarà il vero banco di prova del nuovo sistema che si candida ad essere un asse portante del piano urbano del traffico di Messina”.
“Mi fa piacere – ha detto l’ex deputato regionale Franco De Domenico – che finalmente, dopo quasi due anni dal mio ordine del giorno, con cui impegnavo il Governo regionale a finanziare il biglietto unico della Metroferrovia di Messina, indicando le risorse nelle penali applicate a Trenitalia per il mancato rispetto del contratto di servizio, questo progetto prenda forma. Mi auguro che dopo un primo periodo di prova si possa ascoltare chi utilizza il servizio per migliorarne l’efficacia e l’integrazione così come accade in tutte le città normali”.