L'ordinanza potrebbe arrivare già nelle prossime ore e consentire agli anziani ricoverati nelle Rsa di festeggiare con i figli la festa della mamma. Adesso il dibattito si concentra sulle linee guida
“Sarà sicuramente un’ordinanza che arriverà nel giro delle prossime ore il provvedimento che sbloccherà il nodo della riapertura delle Rsa, assicurando la possibilità di visita da parte dei familiari, nel rispetto delle norme di sicurezza e come è oggi possibile solo in pochissime strutture”.
POSSIBILI LE VISITE GIA’ IN QUESTA SETTIMANA
Ad annunciarlo è Sandra Zampa, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza e responsabile Salute del Pd. “Il Ministero – aggiunge – ha scelto di predisporre un’ordinanza su cui si sta lavorando in queste ore, affinché entri in vigore immediatamente”.
L’ordinanza – aggiunge la Zampa – “si accompagnerà a delle linee guida che indicheranno passaggio per passaggio come mettersi in sicurezza per riaprire: questo documento, su cui il Cts sta dando un parere, sarà oggi all’Ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni”. “In questo modo, prosegue, si dovrebbe sbloccare completamente l’impasse, dovuto al fatto che le regioni fino a oggi non hanno applicato le circolari ministeriali”.
Da dicembre, ricorda l’ex sottosegretario Zampa, “il Ministero della Salute ha invitato a riprendere le visite in presenza e nel rispetto dei protocolli, ma per i direttore sanitari delle strutture è più facile restare chiusi che prendersi la responsabilità di aprire. Speriamo con questa ordinanza si possa festeggiare insieme la festa della mamma“. “In aggiunta, potrebbe comunque essere utile”, conclude Zampa, “prevedere anche una norma vera e propria, di rango superiore all’ordinanza, e che potrebbe essere inserita come emendamento al decreto Aperture, ma in questo caso i tempi saranno più lunghi”.
I COMITATI: “NO AL DISTANZIAMENTO E AL PLEXIGLASS, Sì AL TAMPONE RAPIDO”
“Diciamo no alla quarantena degli ospiti dopo l’uscita dalla struttura, no alla discrezionalità dei direttori sanitari, no al distanziamento e al plexiglass, no al vaccino obbligatorio per i familiari e al Green pass. Mentre diciamo sì al tampone rapido fatto 48 ore prima della visita“. E’ l’appello dei comitati Open RSA Now e RSAaperte in merito al protocollo con cui si potrebbero riaprire le porte alle visite dei familiari all’interno delle Residenze Socio assistenziali per anziani e disabili.
“Ripristinare le visite in presenza, dopo oltre un anno di isolamento, – dice Dario Francolino, presidente Open RSA Now – significa riattribuire il giusto valore al concetto di libertà personale, restituendo alla famiglia la tutela e la dignità costituzionale che le spettano. L’autodeterminazione e il libero godimento dei propri affetti sono gli unici elementi che distinguono una persona libera da un prigioniero”.
In merito al protocollo con le indicazioni per la riapertura, oggi all’ordine del giorno della Conferenza delle Regioni, proseguono i comitati, “leggiamo della possibilità di entrate contingentate, plexiglass, green pass obbligatorio, uscite dalle strutture regolate a discrezione della direzione sanitaria“. Ma siamo “pronti a rigettare qualsiasi proposta non riqualifichi la figura dell’anziano in quanto essere umano con diritti precisi in termini di libertà personali e tutela della salute. Festeggeremo quando e se rivedremo i nostri cari nel totale rispetto delle loro e delle nostre libertà costituzionali e nel rispetto delle norme di sicurezza. Per ora, invece, – concludono – vigiliamo e chiediamo tutela per coloro che dall’inizio di questa pandemia hanno pagato il prezzo più alto, in termini di vita, privazioni e isolamento”.
FEDRIGA: “APPROVATO DOCUMENTO DI PROPOSTE”
“Aprire uno spiraglio in quello che possiamo definire come il lockdown degli affetti. È questo l’intento di una posizione che vogliamo portare avanti con il Governo per consentire un primo accesso a parenti e visitatori nelle diverse residenze sanitarie per anziani”. Lo afferma il presidente della Conferenza delle Regioni e governatore del Friuli Venezia Giulia.
“Oggi abbiamo approvato un documento di proposte relativo proprio alle modalità di accesso e di uscita di ospiti e visitatori presso le strutture residenziali della rete territoriale”, aggiunge Fedriga. “Abbiamo inviato questo contributo al Presidente del Consiglio Mario Draghi, al ministro della Salute Roberto Speranza e al Ministro degli Affari Regionali e le autonomie, Maristella Gelmini e abbiamo chiesto al Governo anche di modificare la norma del Dpcm del 2 marzo 2021, confermata nel Decreto Legge 52 del 2021, che attualmente non rende possibile l’accesso, sia pure in condizioni di sicurezza, ai visitatori. Credo che sia giunto davvero il momento – conclude Fedriga – di fare un passo in avanti per permettere alle famiglie in condizioni di massima sicurezza di tornare a rivedere con la frequenza necessaria i propri cari”.