I Medici Senza Frontiere opereranno con una propria nave, la Geo Barents. Da inizio anno, sottolinea Msf, più di 500 uomini donne e bambini sono morti nel tentativo di attraversare il Mediterraneo.
Medici Senza Frontiere annuncia il rilancio delle proprie attività di ricerca e soccorso nel Mediterraneo per salvare le vite di migranti e rifugiati che tentano la traversata dalla Libia.
Msf opererà con una propria nave la Geo Barents per soccorrere persone in pericolo e fornire loro assistenza medica. “Nel Mediterraneo centrale si continua a morire, in un desolante vuoto di capacità di soccorso. Di fronte alle morti incessanti e alla colpevole inazione degli Stati, siamo obbligati a tornare in mare per portare soccorso, cure e umanità facendo la nostra parte per fermare queste tragedie” dice la presidente di Msf Claudia Lodesani.
Da inizio anno, sottolinea Msf, più di 500 uomini donne e bambini sono morti nel tentativo di attraversare il Mediterraneo centrale. Il terribile naufragio del 22 aprile ha provocato almeno 130 morti, altri sono seguiti nelle settimane seguenti.